Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha 'giurato' fedeltà alla Repubblica, fingendo di essere nominato premier al Quirinale, chiudendo il comizio in piazza Duomo con tanto di Costituzione e Vangelo tra le mani.
"Mi impegno e giuro - ha detto - di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese".
"Ringrazio le oltre 50 mila persone che oggi sono venute in piazza Duomo da tutta Italia. Una manifestazione pacifica, gioiosa e molto partecipata al contrario di chi ha scelto di scendere in piazza per creare solo disordine e scompiglio". Così il segretario della Lega e candidato premier Matteo Salvini. Presenti il presidente del Veneto, Luca Zaia, che sventola una bandiera veneta, e l'ex ministro Roberto Calderoli. Assente il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ex segretario della Lega Nord.
"Il 4 marzo sarà premiata la forza e il coraggio della Lega che sarà la prima forza del centrodestra, ne sono sicuro - ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, dal palco di Milano -. E sarà garanzia di lealtà e coerenza. Noi non tradiamo, mai e poi mai governeremo con altri che non siano la nostra squadra. Non l'abbiamo mai fatto in passato un governo minestrone".
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