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Alba Rohrwacher, Monica Vitti è entrata nel mio inconscio

Alba Rohrwacher, Monica Vitti è entrata nel mio inconscio

In Mi fanno male i capelli, è confronto con la musa di Antonioni

ROMA, 20 ottobre 2023, 18:37

di Francesco Gallo

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una coraggiosa sfida quella di Alba Rohrwacher nel misurarsi, per tutto un film, con una sorta di 'doppio' che non è altri che Monica Vitti nei suoi film più famosi. É quello che accade in Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, in concorso in questa 18/ma edizione della Festa di Roma in cui interpreta Monica, una donna che sta perdendo la memoria (ha la sindrome di Korsakoff) e che si ritrova sola nei momenti in cui riproduce in prima persona e in tutti i particolari i film della Vitti che vede ossessivamente in tv. "Monica si inventa un'altra Monica per parlare di sé e confidarsi, giocare a essere diversa. Trova rifugio e ricordi in quella Monica che trova oltre lo specchio. La Vitti è per lei l'amica che tutte noi avremmo voluto avere, quella a cui confessare i dubbi sull'amore, sugli uomini, sulla vita, quella con cui scambiarci vestiti meravigliosi, giocare, ridere ed essere complici in un tempo sospeso", dice la Rohrwacher. E ancora l'attrice: "La Vitti è sempre stata un punto di riferimento per me, attrice e spettatrice. È un'interprete immensa, sublime che ha nutrito il mio immaginario. Per fare questo ruolo ho fatto entrare Monica Vitti nel mio inconscio, me la portavo dentro anche nei sogni". Comunque nel film, che sarà domani in sala in ottanta copie distribuite da I Wonder Pictures, Monica non è sola ad affrontare la sua malattia. Insieme a lei c'è infatti il marito Edoardo (Filippo Timi), che non solo la ama profondamente, ma lascia anche che questo gioco, di Monica che imita la Vitti, diventi la loro nuova vita. Tra i film da lei rivissuti: Deserto Rosso (da cui deriva il titolo), Teresa la Ladra, Fumo di Londra, Amore mio aiutami e Polvere di stelle. Dice Roberta Torre (Tano da morire): "È un film sulla memoria, un tema che prediligo in questi ultimi anni, e sulla sua perdita che per un'attrice resta un baluardo che non ti può mai abbandonare. In fondo - aggiunge la regista siciliana - il cinema stesso è per eccellenza materia della memoria. Mi fanno male i capelli è comunque un film - ci tiene a dire - pensato molti anni prima che la Vitti morisse". Il primo ricordo della Rohrwacher della Vitti? "Credo sia la proiezione della Notte al centro sperimentale di cinematografia. Era di mattina presto e per me fu come una folgorazione, avevo vent'anni". Quanto coraggio ci è voluto nel misurarsi con la grandissima Vitti? "L'ho fatto con tanta passione e fiducia - replica l'attrice che dà prova di grande talento -. La paura certo che c'era, ma quella c'è sempre per ogni film. In fondo io seguivo solo l'idea speciale di Roberta Torre che imponeva di avvicinarsi al personaggio senza incarnarlo davvero". Nessuna voglia da parte di Alba Rohrwacher di esordire alla regia, come hanno fatto tante sue colleghe proprio in questa edizione del Rome Film Fest? "Non ho la tentazione perché sono circondata da grandi registi e perché poi faccio l'attrice, sono un'attrice e mi piace che i registi mi facciano atterrare nei loro pianeti". In Mi fanno male i capelli, le musiche sono di Shigeru Umebayashi e i costumi di Massimo Cantini Parrini che ha vestito tante volte la Vitti. "Un film - ha detto quest'ultimo - che mi ha permesso, attraverso Roberta Torre, di prendere la macchina del tempo e catapultarmi con il mio lavoro in emozioni difficili da raggiungere se non si viene lasciati liberi nell'espressione".

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