Parthenope di Paolo Sorrentino in
concorso per la Palma d'oro e con un cast mirabile a salire la
sera del 21 maggio la Montee des Marches con Stefania Sandrelli,
Luisa Ranieri, Silvio Orlando, Isabella Ferrari, Gary Oldman e
il giovane cast con la protagonista Celeste Dalla Porta, Dario
Aita, Daniele Rienzo, guida la squadra italiana al Festival di
Cannes.
Un solo film italiano selezionato da Thierry Fremaux
quest'anno tra i 22 per il Palmares, in una giuria presieduta
dalla regista del fenomeno Barbie Greta Gerwig e con
Pierfrancesco Favino, tra i nostri attori più internazionali,
atteso in Maria di Pablo Larraìn, Napoli - New York di Gabriele
Salvatores, progetti in predicato per la Mostra di Venezia.
A Valeria Golino, una pupilla di Cannes (come è ormai anche
Favino) l'onore il 22 maggio del Rendez Vous, la masterclass nel
programma ufficiale (gli altri prof 2024 si chiamano Meryl
Streep e George Lucas) e l'anteprima mondiale di un episodio
della serie che ha diretto, L'Arte della Gioia, con il talento
ventenne Tecla Insolia protagonista delle sei parti Sky Original
dal romanzo omonimo di Goliarda Sapienza (Einaudi).
In concorso poi a Un Certain Regard, che accoglie le opere
più sperimentali e di ricerca, I Dannati di Roberto Minervini
che prova ad applicare il suo cinema documentario ad un primo
film di finzione, ambientato durante la guerra di Secessione.
Sarà in sala con Lucky Red dal 16 maggio in contemporanea con il
Festival.
La squadra ha un nume tutelare senza pari come Marco
Bellocchio, 84 anni, il cui Sbatti il mostro in prima pagina con
Gian Maria Volonté, restaurato dalla Cineteca di Bologna per
Cannes Classics, è datato 1972 ma ancora attuale, o meglio
drammaticamente classico.
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