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Hollywood a Cannes con Emma Stone e Richard Gere

Hollywood a Cannes con Emma Stone e Richard Gere

Dopo Coppola un altro maestro, Schrader. Da Lanthimos tante star

CANNES, 17 maggio 2024, 21:23

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck

Emma Stone © ANSA/EPA

Dopo i miti del cinema Meryl Streep e Francis Ford Coppola, il festival di Cannes prosegue nell'onda hollywoodiana con un concentrato di divi da Oscar. Ci sono Emma Stone e Richard Gere, Willem Dafoe, Kirsten Dunst, Jeffe Plemons, le emergenti Margaret Qualley e la modella attivista trans Hunter Schafer e poi ancora Demi Moore, Eva Longoria, Selena Gomez per citare alcuni dei protagonisti che oggi sono la cartolina della Montee des Marches.   E' il giorno del greco Yorgos Lanthimos, sotto l'ala produttiva americana di Searchlight Pictures che festeggia 30 anni di grandi titoli. Sfumature di gentilezza, Kind of Kindness (in sala dal 6 giugno in Italia) è un trittico di storie: Emma Stone e Yorgos Lanthimos fanno ancora coppia ed è la terza volta dopo La favorita e Povere Creature! che tra i quattro Oscar le ha regalato quest'anno il suo secondo come migliore attrice. E' stato girato a New Orleans nel 2022 durante la post produzione di quel film. Siamo ancora dalle parti della fiaba cruda come sempre con Lanthimos ma il tratto ironico nero che viaggia in parallelo alla sua profondità di sguardo sui comportamenti umani, non è contemplato. Il cast interpreta tutte e tre gli atti mettendo ancor più alla prova lo spettatore. Emma Stone è consapevole della sfida: "Le storie si intrecciano tra loro in un modo che non è necessariamente chiaro ma sfrutta ciò che è avvenuto prima". Il tema di tutto è il controllo e il libero arbitrio, il desiderio di approvazione. Dice Emma Stone, che interpreta Rita, Liz ed Emily, personaggi diversi, ma con un elemento ricorrente "l'equilibrio fra il desiderio di essere amati, accettati e controllati, e anche la voglia di essere liberi e in controllo di se stessi".

C'è un'altra reunion oggi a Cannes quella tra l'American Gigolo! Richard Gere e Paul Schrader che lo diresse nel 1980 lanciandolo. Il maestro di Taxi Driver, 77 anni, ritrova Gere, 74, che in questi anni è diventato pure attivista dei diritti umani. Basato sull'omonimo romanzo di Russell Banks, I Tradimenti (Oh, Canada!) in concorso oggi e in sala in Italia prossimamente con Be Water Film, anche una beniamina del festival come Uma Thurman e l'emergente Jacob Elordi (l'Elvis di Priscilla di Coppola). Gere è Leonard Life un intellettuale pacifista dalla vita avventurosa che ormai malato terminale, con accanto la premurosa Thurman, accetta di raccontarsi in una lunga intervista televisiva che diventa confessione intima. Nel '68 Life (Elordi in questa parte del film) lascia il figlioletto, la giovane moglie incinta e un futuro avviato nella società del suocero e si rifugia in Canada per evitare la chiamata in Vietnam e da lì comincia una carriera da regista, ma in punto di morte il racconto di particolari inediti ha il sapore della liberazione.  Parla di politica oggi con la stampa Coppola, che ieri sera ha avuto la premiere con 7 minuti di applausi per Megalopolis.

"L'America sta collassando, rischiamo di perdere la Repubblica, così come è accaduto millenni fa a Roma. Potremmo avere lo stesso destino". L'anziano regista, che ha annunciato la scrittura di un nuovo film, parla di Donald Trump, "Non per ora al comando. E della tendenza in corso nel mondo verso una tradizione più a neo-destra, persino fascista, che è spaventosa perché chiunque ha vissuto durante la seconda guerra mondiale ha visto gli orrori che hanno avuto luogo e non vogliamo certo che queste cose si ripetano".  Altre atmosfere nel terzo film della giornata, Trois kilomètres jusqu'à la fin du monde del romeno Emanuel Parvu, storia difficile di un giovane omosessuale sul delta del Danubio.
   

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