- LIMONOV, THE BALLAD di Kirill Serebrennikov con Ben Whishaw, Masha Mashkova, Tomas Arana (IN CONCORSO). Per raccontare una delle figure più controverse e sfuggenti del secondo '900 in Russia, prima e dopo l'Unione Sovietica, il regista più visionario del momento si affida a un cast composito sulle tracce del rivoluzionario, poeta, ladro, carcerato, romanziere che ha costruito il mito di se stesso senza mai far capire se era il sogno di un dandy fuori tempo o cruda realtà.
- THE SUBSTANCE di Coralie Fargeat con Demi Moore, Margaret Qualley, Dennis Quaid (IN CONCORSO). Una sola iniezione della "sostanza" e il DNA si scompone e ricompone generando un clone che garantisce una versione più giovane e migliore del soggetto trattato. Attrazione fatale dei nostri tempi e passaporto dello star-system. Ma la "sostanza" ha le sue regole e i suoi difetti. Genera sullo schermo un "body horror" sul fantasma dei nostri tempi - l'eterna giovinezza - che finisce in un bagno di sangue.
- HORIZON: AN AMERICAN SAGA di e con Kevin Costner e con Dale Dickey, Jena Malone e Sienna Miller. (FUORI CONCORSO). Atterra a Cannes la prima parte dell'epico racconto con cui Costner riannoda i fili della sua storia da regista. Di nuovo la guerra di Secessione, di nuovo lo sconfinato orizzonte del West (la nuova frontiera), di nuovo il bagno di sangue, ferocia, utopia, scoperta con cui il West fu vinto e l'America nacque. La seconda parte è attesa per agosto.
- APPRENDRE di Claire Simon (FUORI CONCORSO). Breve viaggio nel segreto dell'insegnamento e della trasmissione del conoscere. Una regista, una classe elementare, un diario di esperienza in forma di documentario.
- LULA di Oliver Stone e Rob Wilson (FUORI CONCORSO). Il regista di "Platoon" prosegue imperterrito nella sua galleria - molto chiacchierata - di ritratti dei potenti. Questa volta davanti alla sua telecamera c'è il presidente del Brasile con la sua travagliata storia umana e politica.
- LE PROCES DU CHIEN di e con Laetitia Dosch e con François Damiens, Pierre Deladonchamps (UN CERTAIN REGARD). Il tema del processo agli animali - con il suo carico di metafore - appassiona di questi tempi il cinema francese. Ecco allora che dopo la capra del "Caso Josette" questa volta tocca a un cane, Cosmos, fedele compagno di Dariusch. Spetta ad Avril, avvocatessa delle cause perse, rovesciare un verdetto già scritto. - MY SUNSHINE di Hiroshi Okuyama con Sosuke Ikematsu, Keitatsu Koshiyama, Kiara Nakanishi (UN CERTAIN REGARD). Sono due ragazzini Takuya e Sakura: lui vive a Hokkaido, lei arriva da Tokyo pr allenarsi nel pattinaggio. Gli sforzi di Takuya per affiancarsi alla ragazza di cui è da subito innamorato convincono l'allenatore a prenderli entrambi sotto la sua ala. Sarà un inverno di prove e speranze in attesa di una gara da vincere insieme. Ma a primavera…
- L'HISTOIRE DE SOULEYMANE di Boris Lojkine con Abou Sangare, Nina Meurisse, Alpha Oumar Sow (UN CERTAIN REGARD).Per mantenersi in Francia l'immigrato illegale Souleymane fa consegne a domicilio. Mentre pedala si prepara perl'esame che potrà garantirgli lo status di rifugiato. Ma sa che non è pronto e che fallirà…
- THE FALLING SKY di Eryk Rocha et Gabriela Carneiro da Cunha. Una dolorosa e drammatica testimonianza del lento genocidio del popolo delle foreste in Amazzonia. Rocha ha dedicato tutti gli ultimi anni della sua carriera a questa battaglia in difesa degli aborigeni, documentando il rischio che un'intera cultura venga cancellata insieme ad un popolo.
(QUINZAINE DES CINEASTES) - EEPHUS di Carson Lund con Frederick Wiseman e Keith William Richards (QUINZAINE DES CINEASTES). L'ultima partita di un gruppo di arzilli vecchietti tra cui - a sorpresa - il grande documentarista Wiseman. Sanno che il loro campo di gioco verrà presto distrutto per far spazio a nuove costruzioni ma non rinunciano a scherzi, piccole vendette, rivalse di una vita tra loro.
- BLUE SUN PALACE di Constance Tsang con Lee Kang-sheng, Wu Ke-Xi, Haipeng Xu (SEMAINE DE LA CRITIQUE). Colpiti entrambi da una morte improvvisa, un uomo e una donna della comunità cinese del Queens si cercano nei rari momenti di lausa dal lavoro per condividere un lutto che è anche la perdita delle radici.
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