La neutralità tecnologica ed energetica viene ufficialmente riconosciuta dal G7 dei trasporti. Lo si legge al punto 19 della maxi-dichiarazione di 67 punti approvata oggi dai ministri dei Trasporti dei 7 grandi mondiali: l'italiano Matteo Salvini, il canadese Paolo Rodriguez, il francese Patrice Vergriete, l'inglese Mark Harper, il giapponese, Tetsuo Saito e la viceministra Usa Polly Trottenberg. Presente anche la commissaria Ue Adina Valean, che sul tema dell'auto elettrica ha aperto a un nuovo confronto "già dall'anno prossimo".
Determinante - secondo il ministro Salvini - il ruolo dell'Italia per giungere a una dichiarazione che "conferma la transizione ecologica, priva però di ideologia e improntata al buon senso". "E' quello a cui come Italia, come ministero e come partito abbiamo sempre puntato, perché non tutto è solo elettrico", chiosa. Dal G7 il ministro italiano pensa però all'Ue, che ha messo al bando la produzione di auto endotermiche dal 2035 e che prevede una verifica tra due anni. A suo dire "una revisione di queste politiche 'black' anti-europee, anti-industriali, anti-ambientali e filocinesi può riprendere già dal 10 giugno, non dal 2026". "E' chiaro - spiega a lavori ormai conclusi - che le aziende lavorano a lungo termine" e una revisione può essere fatta "subito dopo il voto per l'Europa, auspicando un equilibrio diverso nel Parlamento europeo e della futura Commissione" con un approccio "più concreto, più pragmatico, meno ideologico, meno alla Timmermans e meno socialista". "E' possibile da subito - sottolinea - già dalla prossima estate". Nel documento del G7 dei trasporti si parla infatti di "veicoli a zero e basse emissioni e carburanti rinnovabili a zero e basse emissioni di carbonio e neutri in termini di emissioni di carbonio, come i biocarburanti sostenibili e gli e-fuel". "Riconosciamo - affermano i 7 ministri - che è importante che la transizione sia socialmente ed economicamente giusta, conveniente ed efficiente, basata sui risultati e neutrale dal punto di vista tecnologico". Via libera da parte di ministri anche agli investimenti in "infrastrutture per veicoli a zero e basse emissioni, nelle infrastrutture di ricarica e nei carburanti alternativi e nella fornitura di carburanti rinnovabili e sostenibili a basse e zero emissioni di carbonio, che siano convenienti". "Prendiamo atto - si legge ancora - dell'importanza di continuare un dialogo costruttivo e positivo con gli operatori privati". L'obiettivo dei ministri del G7 è di "garantire la connettività di fronte alla crescente instabilità globale" in un "contesto di poli-crisi". Nel documento approvato a Milano i ministri del G7 citano le varie guerre in corso in Ucraina e tra Hamas e Israele, e il blocco del transito di navi nel Mar Rosso ad opera dei terroristi Houthi. Da qui la decisione di istituire un tavolo permanente con i relativi contributi economici, su proposta del ministro canadese Rodriguez. "In questo modo - spiega Salvini - non abbiamo bisogno di altri G7 formali per riunirci e possiamo anche convocarci via call se necessario".
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