Un appello ai governi contro l'uso
delle armi atomiche, in un momento storico nel quale "esiste il
rischio di un'inversione di tendenza": a lanciarlo sono le
Accademie scientifiche dei Paesi del G7 a conclusione
dell'incontro di due giorni ospitato a Roma, dall'Accademia dei
Lincei. Sono sei i documenti preparati dagli accademici: oltre
al disarmo nucleare, riguardano le sfide tecnologiche ed etiche
che l'Intelligenza artificiale pone alla società, la tutela
della salute in un momento di crisi dei servizi nazionali e di
rischio di nuove pandemie, una rivoluzione agricola rispettosa
dell'ambiente e basta sulla tecnologia. Per la prima volta
inoltre la riunione delle Accademie del G7, definita Science7 o
S7, ha considerato i temi delle disuguaglianze sociali e del
patrimonio culturale. Hanno partecipato ai lavori i vertici di
Royal Society of Canada, della francese Academie des Science, la
tedesca Leopoldina, lo Science Council of Japan, per la Gran
Bretagna British Academy e Royal Society, la National Academy of
Sciences degli Stati Uniti. All'indomani dell'incontro con il
presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, gli accademici
hanno consegnato i documenti all'ambasciatrice Elisabetta
Belloni, capo sherpa italiano del G7/G20 della presidenza del
Consiglio.
"Le Accademie del G7 chiedono ai leader dei loro Paesi di
riaffermare il loro impegno per andare verso un mondo libero da
ordigni nucleari e di adoperarsi per raggiungere questo
obiettivo" e osservano che, "dopo un periodo prolungato di calo
del numero di testate nucleari, esiste il rischio di una
inversione di tendenza". Nel documento si rileva che "gli ultimi
decenni hanno visto la cancellazione di diversi trattati sul
controllo delle armi nucleari e, allo stesso tempo, l'acuirsi
delle tensioni internazionali" e che "l'aumento delle crisi
geopolitiche e le nuove guerre che coinvolgono Paesi dotati di
armamenti nucleari sono una minaccia alla stabilità regionale e
globale". Sull'Intelligenza artificiale le Accademie chiedono
che "i sistemi di IA siano resi sicuri, trasparenti e
affidabili, garantendo nel contempo la riservatezza dei dati
degli utenti". E' anche "necessario - si legge ancora -
promuovere leggi che impongano l'obbligo di fornire una
documentazione adeguata affinché gli utenti possano comprendere
le capacità, le limitazioni e gli ambiti appropriati delle
applicazioni". Nel documento sulla Salute si osserva che, mentre
i sistemi sanitari sono in crisi e c'è ancora molto da fare
sulla prevenzione primaria, i cambiamenti climatici potrebbero
portare nuove minacce per la salute che vanno contrastate con
nuove tecnologie. Fra le priorità, il documento indica la lotta
alle pandemie" e invita a "coordinare iniziative su scala
mondiale per identificare potenziali nuovi agenti patogeni e gli
ambienti naturali in cui essi crescono e proliferano".
Ai governi le Accademie chiedono anche l'impegno politico per
una rivoluzione agraria basata sulla scienza e su nuove
tecnologie in grado di garantire colture più sostenibili, nel
rispetto delle risorse del suolo e dell'acqua e capaci di
resistere ai cambiamenti climatici. Gli accademici sollecitano
anche politiche più specifiche contro la povertà, definita come
la sopravvivenza con meno di 2,15 dollari al giorno a persona e
aumentata in modo drastico. La lotta alla povertà, si legge del
documento, passa per l'istruzione e richiede di "rafforzare
urgentemente un'azione integrata degli Stati del G7". Un'intesa
fra gli Stati è necessaria infine anche per diffondere la
conoscenza del patrimonio culturale. "La cultura - si legge nel
documento - ha dato forma anche al paesaggio che è il nostro
ambiente e la nostra casa, e che come tale va riconosciuto e
conosciuto nella sua dimensione naturale, storica e culturale,
favorendone lo studio interdisciplinare e la preservazione".
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