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Rowling attacca anche Petrillo: 'Un'imbrogliona'

Rowling attacca anche Petrillo: 'Un'imbrogliona'

Scrittrice contro transgender: "Ridiamo le medaglie ad Armstrong"

LONDRA, 03 settembre 2024, 21:08

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Dopo le polemiche innescate durante le Olimpiadi, anche in occasione delle Paralimpiadi la scrittrice J.K. Rowling ha veementemente ribadito la sua contrarietà alla partecipazione di atlete transgender, scagliandosi contro l'italiana Valentina Petrillo, liquidata come un'imbrogliona, una truffatrice al pari di Lance Armstrong, il ciclista statunitense squalificato a vita per doping.

Non è la prima volta che Rowling esprime posizioni duramente critiche verso l'inclusione delle persone transgender, e per questo spesso accusata di posizioni transfobiche. In occasione delle Olimpiadi a luglio aveva contestato la presenza sul ring del torneo femminile della pugile algerina Imane Khelif, poi medaglia d'oro della competizione.

Questa volta l'autrice di Harry Potter se l'è presa con la 51enne Petrillo, definendola una "cheat", ovvero un'imbrogliona. Petrillo, 51 anni, non si è qualificata per le finali nei 400 metri nella categoria T12, ovvero quella dedicata alle persone con disabilità visive. Nei prossimi giorni gareggerà anche nei 200 metri piani, dopo che a 14 anni le era stata diagnosticata la malattia di Stargardt che colpisce la retina. Una disabilità che non le aveva impedito prima di giocare a calcio a 5 per ciechi, quindi, verso i 40 anni, a dedicarsi alla corsa, vincendo 11 titoli nazionali nella categoria maschile di atletica leggera paralimpica. Nel 2019, infine, ha iniziato il percorso di riassegnazione di genere, ottenendo il permesso dalla Federazione Internazionale World Para Athletics di gareggiare nelle competizioni femminili. Una decisione per molti osservatori assolutamente illegittima. In sintonia con il pensiero di Rowling che via Twitter ha espresso tutta la sua indignazione: "Perché tutta questa rabbia sulla tanto ispiratrice Petrillo? La comunità degli imbroglioni non ha mai avuto così tanta visibilità". E ancora: "Gli imbroglioni conclamati come Petrillo dimostrano che l'epoca dello cheat-shaming è terminata. Che modello! Allora dico, ridiamo a Lance Armstrong le sue medaglie e andiamo avanti". 
   

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