Fondata 75 anni fa per fornire aiuti temporanei ai palestinesi fuggiti o espulsi dalle loro case durante la guerra arabo-israeliana del 1948, l'Unrwa (l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente) oggi garantisce principalmente servizi e finanziamenti. I palestinesi sono gli unici il cui sostegno non è gestito nell'ambito del più ampio mandato dell'Alto Commissariato Onu che converge nell'Unhcr, l'ente che si occupa di aiutare tutti gli altri rifugiati nel mondo.
Il capo dell'ufficio legale dell'Unrwa Hector Sharp ha sintetizzato qualche settimana fa l'importanza e la funzione dell'agenzia: "Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza", ha dichiarato dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre e la guerra che ne è seguita. "Avevamo un dipartimento per l'istruzione, un dipartimento per l'assistenza sanitaria. Stavamo costruendo altre scuole, cliniche. Avevamo progetti per costruire strade e parchi giochi".
Con un budget di oltre un miliardo di dollari all'anno, l'Unrwa è finanziata quasi interamente dalle donazioni volontarie degli Stati membri dell'Onu, con gli Usa e l'Unione europea che forniscono la maggior parte delle sovvenzioni. Opera in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza garantendo assistenza sanitaria, cibo, posti di lavoro, prestiti di emergenza, assistenza abitativa e istruzione. In sostanza, l'agenzia è diventata un importante datore di lavoro in una regione in cui quasi la metà degli adulti è disoccupata.
La maggior parte del personale dell'Unrwa sul campo è palestinese. All'inizio del 2022 i rifugiati palestinesi registrati dall'ente dell'Onu erano 5,9 milioni (2,4 milioni in Giordania, 1,6 milioni a Gaza, 901.000 in Cisgiordania, 580.000 in Siria e 487.000 in Libano). Israele accusa da lungo tempo l'Unrwa di perpetuare il problema dei rifugiati palestinesi anziché risolverlo. Come? Estendendo lo status di rifugiato a milioni di discendenti di palestinesi che hanno lasciato le loro case nel 1948 invece di limitarlo solo ai rifugiati originari, come di regola per i rifugiati in tutto il mondo. Non solo, Israele e altre organizzazioni umanitarie sostengono che il materiale scolastico dell'Unrwa glorifichi il terrorismo e l'odio contro gli ebrei. Dallo scoppio della guerra a Gaza, quasi 630.000 persone hanno trovato rifugio in 150 edifici gestiti dall'ente, in migliaia vengono assistiti nelle sue cliniche.
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