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L'Intelligenza artificiale entra a scuola, la sperimentazione in 4 regioni

L'Intelligenza artificiale entra a scuola, la sperimentazione in 4 regioni

Il Consiglio di Stato sospende il parere sul regolamento del Liceo del Made Italy

ROMA, 11 settembre 2024, 18:22

di Valentina Roncati

ANSACheck
Studenti entrano a scuola (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Studenti entrano a scuola (archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Sbarca anche a scuola l'Intelligenza Artificiale: quest'anno sarà sperimentata in quattro regioni, Calabria, Lazio, Toscana e Lombardia all'interno di 15 classi medie e superiori "pronti ad estenderla se il progetto, come credo, andrà bene", spiega il titolare del dicastero dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, secondo il quale una cosa sono i telefonini, ben altra è l'Ia.

   "Il cellulare crea dipendenza, distrae, non ha una efficacia didattica, anzi, è stato dimostrato. Invece gli assistenti virtuali dell'Ia, tramite programmi sui pc e tablet, facilitano l'apprendimento per i giovani". Possono anche aiutare i docenti a personalizzare la didattica. Per un ragazzo ha un ritardo in matematica, per esempio, l'Ia può suggerire esercizi e far fare del ripasso. Per un altro giovane che ha grandi potenzialità, l'Ia potrà valorizzarle.

    Se i risultati saranno positivi il governo intende allargare significativamente la sperimentazione per poi renderla strutturale, sempre se la sperimentazione darà i risultati sperati. In ogni caso, il ministro non ha dubbi: "l'intelligenza artificiale non può soppiantare l'insegnante né marginalizzarne il ruolo, che è decisivo in tutti i gradi di scuola, in particolare nella primaria". Il progetto sarà ovviamente a costo zero per famiglie e scuole.

    Intanto è di oggi la notizia che la Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato ha espresso alcune perplessità e sospeso il proprio parere sul regolamento che definisce il quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del nuovo liceo del Made in Italy.

    "La fretta è cattiva consigliera per un ministro che, con fervore ideologico, sta provando a cambiare gli ordinamenti della nostra scuola sulla testa di docenti e personale che ci lavorano, ignorando sistematicamente i pareri degli organismi di rappresentanza a partire dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione", accusa la Flc Cgil. Critiche anche da Avs. "ll liceo sovranista voluto dal trio Valditara-Meloni-Urso parte male. La sospensione del parere del Consiglio di Stato evidenzia ora la necessità di una seria pausa di riflessione per evitare che questa iniziativa, tanto voluta dalla Presidente del Consiglio, si trasformi in un completo fallimento, che sarà pagato in primis dagli studenti, pochi per la verità, che hanno scelto questo indirizzo", è il commento della senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Aurora Floridia.

    Stamane infine, alla ripresa delle lezioni in alcune regioni, ci sono state iniziative di protesta davanti alle scuole; la Rete degli Studenti Medi del Lazio era davanti ad alcuni istituti. "Dopo due anni il governo Meloni non si è occupato di diritto allo studio ma ha preferito manganellare gli studenti in piazza e approvare il progetto di autonomia differenziata che spaccherà il nostro paese", ha affermato Bianca Piergentili, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi del Lazio.

    A Torino hanno protestato gli studenti del Fronte della Gioventù Comunista "contro il genocidio in Palestina e la scuola-azienda". 

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