"L'intelligenza artificiale deve avere un volto umano, essere inclusiva e apportare benefici a tutti i cittadini europei", anche ai "più vulnerabili". E' quanto sostiene il Comitato economico e sociale europeo (Cese), organo consultivo dell'Ue, che ha dedicato al tema una conferenza a Helsinki, in collaborazione con la presidenza finlandese di turno dell'Ue e il governo finlandese. L'impatto del digitale sulla salute delle persone, la robotica, e le politiche europee del futuro sono stati i principali temi al centro del dibattito. In campo sanitario, "gli strumenti digitali devono fungere da leva per sviluppare nuove forme di organizzazione e di assistenza", evitando invece di essere "usati come pacchetto per risparmiare sui bilanci sanitari, né devono condurre a riduzioni del personale o a tagli dei servizi", ha osservato Diego Dutto, componente del Cese. "Creare fiducia" tra i lavoratori e nella società "è una priorità" davanti all'avanzata dell'intelligenza artificiale, sottolinea il Cese, chiedendo a Bruxelles un "approccio incentrato sull'uomo".
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