Grazie allo stesso principio degli esoscheletri usati nella riabilitazione sarà più semplice imparare a scrivere o a suonare uno strumento musicale. Infatti ci penserà un robot connesso in rete ad aiutare a fare i movimenti giusti. E' questo uno scenario che sarà possibile nei prossimi anni grazie al progetto Conbots, coordinato dall'Università Campus Bio-Medico di Roma e che è stato finanziato con quasi cinque milioni di euro dal programma quadro Europeo "Horizon 2020". Il progetto durerà 3 anni e mezzo e ha come partner l'Imperial College di Londra, l'Università belga di Gand, la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, oltre a tre realtà industriali di livello internazionale come Ibm, Iuvo e Arvrtech. Lo strumento che sarà realizzato segue "un concetto nato per la riabilitazione, con i primi prototipi di esoscheletri creati per pazienti con ictus", spiega il coordinatore del progetto, Domenico Formica. La ricerca, prosegue l'ingegnere del Campus Bio-Medico, punta a realizzare "una manica con motori che possono guidare il movimento". Oltre che suonare uno strumento, la questione è legata all'apprendimento della scrittura
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