"Un inconveniente tecnico". La Rai spiega così l'errore per cui ieri sera, sui titoli di coda della seconda semifinale dell'Eurovision Song Contest, in sovrimpressione su Rai2, sono state diffuse in video le percentuali del televoto: in testa Israele con il 39.31%, al secondo posto i Paesi Bassi con il 7.32%.
"Dati del tutto parziali", precisa Viale Mazzini, consapevole però di aver violato il regolamento della gara, che prevede la divulgazione dei risultati solo al termine della competizione, per evitare di influenzare in qualche modo il pubblico prima del responso finale.
Di qui le scuse e l'impegno "al pieno rispetto di tutte le regole per il resto dell'evento". L'Ebu, che organizza lo show, assicura che il voto raccolto dall'Italia è "valido", conferma che si è trattato di "un errore" e che "le informazioni erano incomplete", ma richiama anche la tv pubblica italiana alla necessità di "rivedere le proprie procedure per garantire che tutte le regole e i protocolli siano seguiti al fine di proteggere l'integrità del voto".
E soprattutto si riserva un'ulteriore valutazione a fine gara, non escludendo dunque possibili misure disciplinari. Si muove anche il Codacons, con un esposto alla stessa European Broadcasting Union e all'Agcom. Un pasticcio che anima la vigilia della finalissima, in onda domani in diretta su Rai1, Radio2 e RaiPlay dalla Malmo Arena. Gli occhi dell'Italia sono puntati su Angelina Mango, che ha infiammato lo show con il ritmo della cumbia della sua Noia, la canzone con cui ha vinto a Sanremo 2024. E che intanto si è concessa un fuori programma in sala stampa, improvvisando alla chitarra Imagine di John Lennon: "Sono qua perché vorrei veramente esprimere i miei pensieri a modo mio con le mie parole", ha sottolineato emozionata. "Quando sono arrivata qui ho visto artisti proprio come me che vivono per la loro musica e parlano tramite la loro musica. Ieri notte mi sono esibita su quel bellissimo palco dell'Eurovision con il mio cuore pieno d'amore. Sono andata a letto così fiera di me stessa e di noi tutti. Ora voglio lasciar parlare la musica". Ma l'attenzione è anche su Israele: la cantante Eden Golan ha conquistato l'accesso in finale, accompagnata da fischi tra il pubblico e proteste in piazza a Malmo contro la decisione di includere lo Stato nel contest musicale nonostante il proseguimento della campagna militare a Gaza. Israele è stato ammesso all'Eurovision dopo aver accettato di modificare il testo del brano October Rain - una ballata che conteneva riferimenti agli attacchi di Hamas del 7 ottobre e che la European Broadcasting Union (Ebu) ha ritenuto in violazione della neutralità politica della competizione - diventato poi Hurricane. "Non solo stai gareggiando all'Eurovision in modo orgoglioso e impressionante, ma stai gareggiando con successo di fronte a una brutta ondata di antisemitismo: e stai resistendo questo rappresentando lo Stato di Israele con enorme onore", i complimenti del premier Benyamin Netanyahu all'artista, mentre i media israeliani hanno segnalato anche quel 39% di preferenze arrivate proprio dall'Italia. Stando alle ultime previsioni dei bookmaker, nella griglia dei favoriti, subito alle spalle della Croazia, con Rim Tim Tagi Dim proposta da Baby Lasagna, c'è proprio Eden Golan con Hurricane. Si apre intanto anche il caso del cantante olandese Joost Klein, che ha saltato le prove della finale. "Stiamo attualmente indagando su un incidente che ci è stato segnalato e che coinvolge l'artista olandese. L'artista non farà le prove fino a nuovo avviso. Non abbiamo ulteriori commenti al momento e aggiorneremo a tempo debito", ha tagliato corto l'Ebu.
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