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L'omaggio di istituzioni e partiti alle vittime del terrorismo

L'omaggio di istituzioni e partiti alle vittime del terrorismo

La Russa: cercare la verità. Corteo per Impastato

ROMA, 27 maggio 2024, 15:51

di Anna Laura Bussa

ANSACheck

Senato, cerimonia per le vittime del terrorismo con Mattarella - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Un filmato in bianco e nero con il racconto delle stragi del 1974 e del 1984. Un coro di studenti che intona l'inno nazionale e poi quello europeo. La presenza in Aula del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato delle massime autorità dello Stato. La premiazione delle scuole vincitrici del concorso 'Tracce di Memoria 2023-2024'. Ma soprattutto le testimonianze di alcuni familiari delle vittime. A cominciare da quella di Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in Commissione Giustizia, che parla, "non da senatore", ma da "Alfredo Bazoli, figlio di Giulietta, morta a Brescia in Piazza della Loggia il 28 maggio del 1974" puntando il dito contro "il potere occulto che ha agito contro la democrazia".

A Palazzo Madama si è celebrata così il 9 maggio scorso la 'Giornata in memoria delle vittime del terrorismo', la data dell'assassinio di Aldo Moro diventata, con una legge del 2007, la ricorrenza per ricordare tutti coloro che hanno perso la vita negli 'anni di piombo', per mano della mafia o in attentati terroristici anche recenti: dalle vittime dell' Italicus e del Rapido 904 a Peppino Impastato e Rosario Livatino di cui oggi ricorre la beatificazione, come ricorda sui social la premier Giorgia Meloni. Anche lei seduta ai primi banchi dell'emiciclo di Palazzo Madama insieme a Mattarella e ai presidenti delle Camere Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa. Quest'ultimo, padrone di casa della cerimonia, vuole che a presentare l'avvenimento sia Silvia Giralucci, Presidente dell' Associazione 'Casa della Memoria del Veneto' e figlia di Graziano Giralucci, il missino ucciso dalle BR nel 1974 insieme a Giuseppe Mazzola, ex Carabiniere in pensione che teneva la contabilità della sede del MSI di Via Zabarella dove avvenne l' attentato. La Russa, infatti, ricorda di essere stato "il difensore di parte civile" della famiglia Giralucci nel suo intervento nel quale definisce "fondamentali" le leggi speciali adottate per combattere il terrorismo e auspica che si vada avanti con la "desecretazione degli atti delle Commissioni d'inchiesta".

Una "battaglia", cominciata con la precedente presidente del Senato Elisabetta Casellati (che ora la rivendica dicendo che "non potrà considerarsi finita fin quando non sarà fatta piena chiarezza") e che anche Fontana ribadisce di voler portare avanti perché, sottolinea, "è il modo migliore per onorare il debito di verità e giustizia che abbiamo nei confronti dei familiari delle vittime e del Paese intero". Una ricerca di verità che va perseguita con forza, incalza anche La Russa, che in Aula cita la frase di Mattarella che gli siede accanto: "Cercare la verità è sempre un obiettivo primario della democrazia". E di "verità" parla anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani che su X mostra la foto di Moro accompagnata dalla frase dello statista Dc: "La verità è sempre illuminante e ci aiuta a essere coraggiosi". Più diretto è Franco Sirotti, fratello di Silver morto nella tragedia dell' Italicus che chiede di togliere il segreto di Stato su tutte le stragi. "Non dimentichiamo" le vittime del terrorismo "e facciamo tesoro dei loro insegnamenti" è, invece, l'appello di Meloni. Mentre il leader della Lega, Matteo Salvini, invita a vigilare sul "radicalismo di matrice islamica e sui rigurgiti di antisemitismo".

Anche La Russa fa un richiamo all'attualità definendo "inaccettabili le forme di contestazione nelle università". Numerose le delegazioni di forze politiche che omaggiano Aldo Moro a Via Caetani, la strada dove venne trovato il suo corpo e dove il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone vorrebbe vedere una targa che "riportasse anche la matrice brigatista e comunista" dell' attentato.

Commemorazione anche a Fiumicino per l'appuntato scelto Antonio Zara ucciso il 17 dicembre 1973 all'aeroporto da Settembre Nero. A ricordare "gli oltre 575 connazionali uccisi e i 5.000 feriti" vittime del terrorismo anche all'estero è il Presidente dell'Associazione Italiana Vittime del Terrorismo Roberto Della Rocca che attacca la Corte Suprema di Parigi che "negò l'estradizione di 10 terroristi italiani". Nelle stesse ore, un corteo va da Terrasini a Cinisi in memoria di Peppino Impastato ucciso su ordine del boss Tano Badalamenti.

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