/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alla Scala il manoscritto della Forza del Destino ritrovato

Alla Scala il manoscritto della Forza del Destino ritrovato

Appena scoperto, c'è l'autografo di Francesco Marina Piave e Giuseppe Verdi, in mostra al museo

MILANO, 06 dicembre 2024, 12:58

Redazione ANSA

ANSACheck
Alla Scala il manoscritto della Forza del Destino ritrovato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alla Scala il manoscritto della Forza del Destino ritrovato - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scoperto quasi per caso, è ora in mostra al museo della Scala il libretto originale della prima versione della Forza del Destino, scritto di pugno di Francesco Maria Piave con estese correzioni autografe di Giuseppe Verdi.
    È stata Laura Nicora, studiosa di documenti antichi con un affermato studio peritale, a rendersi conto del 'tesoro' che le aveva portato un privato per avere una valutazione. Un lavoro che "a volte dà la possibilità di trovare documenti che si pensavano distrutti o di cui non si conosceva l'esistenza". In questo caso "ho capito che questo era il libretto - ha detto alla presentazione alla Scala - e che non era opportuno farlo scappare all'estero. Ho chiesto consiglio su come trovare istituzioni a cui farlo acquistare e Carlo Hruby si è offerto di prenderlo" con l'intenzione di donarlo al comune di Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, a cui è particolarmente legato.
    E prima di renderlo pubblico, Hruby, imprenditore e ideatore dell'Associazione Culturale Musica con le Ali, ha contattato Fortunato Ortombina, studioso verdiano attuale sovrintendente della Fenice in procinto di assumere la guida della Scala.
    Quando l'attuale sovrintendente del teatro milanese, che il 7 dicembre inaugurerà la sua stagione con La Forza del Destino, è stato coinvolto ha attivato la macchina delicata e oliata della Scala.
    Avuto a tempo di record l'ok della soprintendenza archivistica e bibliografica piemontese e lombarda, l'Archivio storico artistico del Teatro alla Scala in un mese ha organizzato la digitalizzazione (realizzata con una scansione ad altissima definizione con utilizzo dello scanner planetario Metis Gamma ai laboratori dell'Università Cattolica) degli 85 fogli scritti nell'estate del 1861 fra Sant'Agata e Milano, forse proprio negli uffici della Scala, poco prima del debutto nel 1862 a San Pietroburgo. Il risultato dei primi studi sarà inserito nel programma di sala disponibile dal 7 dicembre con l'intenzione poi entro l'anno di pubblicare la copia anastatica.
    "Il libretto - ha spiegato Raffaele Mellace, docente di musicologia dell'università di Genova e consulente della Scala - racconta essenzialmente due cose: la prima quanto fosse importante, gravoso il lavoro per giungere al libretto messo in musica, tanto che il frontespizio riporta la scritta 'Deve conservarsi per provare con essa quanto faceva lavorare il Verdi per un libretto', e la seconda è la direzione del lavoro. C'è un'unica tendenza alla essenzializzazione, a togliere per rendere più rapido". Così il primo atto ha tre versioni diverse, che riguardano il Rataplan, mentre senza modifiche è l'aria 'La Vergine degli angeli'.
    Alcune pagine del manoscritto con le correzioni sarà visibile al museo della Scala fino al 2 gennaio, ultimo giorno di rappresentazione dell'opera, che verrà diretta da Riccardo Chailly non nella versione di San Pietroburgo, ma in quella del 1869, rivista appositamente per Milano.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza