Per i corsi di recupero estivi organizzati dalle scuole, il prof, quest’anno, viene dal passato. O, meglio, dalla pensione: è in crescita infatti la tendenza a far tornare in cattedra gli ex prof, ormai a riposo, che da un lato portano in classe esperienza e saggezza e dall’altro non costano nulla. Volontariato puro.
Il caso
A denunciare la situazione è il sindacato Anief: “un’opera di mero volontariato – spiega il segretario Marcello Pacifico - è successo qualche mese fa a Brescia. Qualche giorno fa a Bolzano. Ed ora sta accadendo a Barletta, Andria e Trani, dove la Giunta provinciale ha deliberato “di approvare l’iniziativa dell’istituzione di un Albo informale di docenti e professionisti in pensione disponibili a mettere a disposizione degli studenti gratuitamente la propria esperienza didattica e professionale per realizzare attività di recupero e/o sostegno in favore dei medesimi studenti”. E nasce l’albo dei pensionati.
Corsi ridotti del 50%
Il motivo? La difficoltà sempre maggiore per le scuole di organizzare i corsi di recupero tanto che ormai metà degli istituti non li attivano. Una necessità che la Giunta pugliese riconduce alla “ormai tristemente famosa Spending Review”, che “ha ridotto, per lo più cancellato, questa opportunità disattendendo il principio, costituzionalmente garantito, del diritto/dovere all’istruzione”. E anche questo è vero, perché nell’anno in corso alle scuole italiane per il miglioramento dell’offerta formativa non sono arrivati i 1.480 milioni di euro del 2010/11, ma appena 521 milioni (con la promessa di un lieve incremento, a tutt’oggi mai concretizzato)”.
Non temere il nonno prof
E allora, se in cattedra nel periodo estivo dovesse arrivare un prof sconosciuto e oltretutto in pensione, come comportarsi? Innanzitutto bisogna ricordare che, di fronte agli studenti, c’è un docente che insegna per il puro piacere di insegnare e per l’amore nei confronti della scuola. Senza stipendio né alcun tipo di remunerazione, il prof in pensione è lì solo per i maturandi. Che cosa significa? Che navigano sulla stessa barca. Non solo, il prof in pensione vanta un bagaglio di esperienze ineguagliabile, proprio per il fatto di aver già vissuto l’intera carriera scolastica, più di qualunque altro prof ancora in attività. Quindi i ragazzi potranno chiedergli di tutto: dai consigli sulla materia da recuperare a quelli per il futuro. Il prof in pensione, rispetto a quello di ruolo, è un po’ come il nonno rispetto ai genitori: aiuta e coccola, per preparare i ragazzi al meglio. Mentre le marachelle, quelle da nascondere a mamma e papà, le tiene per sé. Insegnamento e benevolenza, è questo il mix perfetto del nonnoprof.