Niente è più ovvio delle tracce di prima prova di maturità 2015. Il toto-tracce dei giorni precedenti, ha senso e genera ansia tra i candidati, proprio perché pesca in un ambito di certezze. Se i temi maturità fossero una lotteria dagli esisti insondabili non avrebbe senso tirare ad indovinare. E quindi non c'è niente di più trito, ripetitivo, prevedibile e - diciamola tutta - perfino noioso dei temi maturità. Le tracce maturità 2015 non fanno eccezione e rientrano nel più consolidato tran-tran secondo il quale il compito di esame deve essere: pedante, buonista, celebrativo, non divisivo e inutile.
PEDANTE. Sono passati trent'anni dalla morte di Italo Calvino? Quindi tocca a lui. Gli studenti devono dimostrare quanto sono bravi e quanto hanno imparato, esercitandosi su una sua opera. Poteva toccare ad altri (i pronostici davano la troika Pirandello, Dante, Ungaretti). E' toccato a lui: fantastico, brillante, delizioso scrittore.
BUONISTA. Serve la morale, serve la predica, serve "il messaggio". Perché serve? Non si sa, ma è sempre stato così, tanto vale continuare. Da qui il pistolotto sull'importanza dell'istruzione (ma guarda un po', che idea!) con tanto di citazione della bambina più buona del mondo, e per giunta perseguitata.
CELEBRATIVO. Sono o non sono 70 anni dalla Liberazione? Bene, l'argomento deve entrare tra i temi maturità 2015. Argomento alto, fatto storico fondamentale (ci mancherebbe). Ma proprio per questo la "matura" non ce la fa a sottrarsi alla retorica dell'encomio obbligatorio. E ammorba gli studenti.
NON DIVISIVO. Non si possono dare delle tracce prima prova maturità che suscitino risse intellettuali (che so io: le famiglie di fatto). Quindi tanto vale andare sul liscio: la tecnologia cambia la nostra vita. Ci sono vantaggi ma anche pericoli (ma dai!). L'argomento è buono in tutte le salse, tant'è che quando la commissione che sceglie i temi maturità 2015 è a corto di idee, la tecnologia e la vita vanno sempre bene: dal 2000 a oggi l'argomento è stato propinato cinque volte, all'incirca con la medesima impostazione e solfa.
INUTILE. Di fronte a simili tracce maturità 2015 - ripetitive, scontate, soporifere - se nella scuola italiana ci fosse un nuovo Calvino (tanto per citare l'autore di quest'anno) qualcuno se ne accorgerebbe? Una cosa buona, però, la madre di tutti i temi ce l'ha: può essere svolta da tutti, dalle Alpi in giù. E pure questo conta.
Questo il commento di Raffaello Masci, giornalista de La Stampa, per Skuola.net
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