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Unioni civili: Ecco cosa ne pensano i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni

Unioni civili: Ecco cosa ne pensano i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni

Si può amare chi si vuole, bene non si parli più di utero in affitto. Skuola.net racconta le opinioni dei teeneger su questo tema

10 maggio 2016, 17:18

Redazione ANSA

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Un momento di una manifestazione a favore delle Unioni civili in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un momento di una manifestazione a favore delle Unioni civili in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un momento di una manifestazione a favore delle Unioni civili in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

L'amore deve essere libero, un po' meno se di mezzo ci sono anche i bambini. Queste sono solo alcune delle cose che la iGeneration pensa sulle unioni civili. Dal 9 maggio è iniziata alla Camera la discussione sulle linee generali della proposta di legge Cirinnà sulle unioni civili, già approvata dal Senato lo scorso 25 febbraio. Proposta che potrebbe essere approvata definitivamente già il prossimo 12 maggio. Skuola.net racconta qual è il punto di vista dei 3600 teenagertra gli 11 e i 19 anni che hanno partecipato a una web survey.
#7  Voglio amare chi voglio, l’amore deve essere libero… Questa è l’idea che la maggior parte dei ragazzi (79%) si è fatta sulle unioni civili. Per loro tutti dovrebbero essere liberi di amare e di unirsi con chi vogliono avendo poi gli stessi diritti di una coppia sposata.
#6… Ma non proprio per tutti Non manca però chi storce il naso di fronte alla possibilità per due persone dello stesso sesso di contrarre un’unione civile: il 13% dei teenager sarebbe stato d’accordo con questo tipo di unione se solo i destinatari non fossero stati omosessuali. Addirittura, esiste un piccolo 8% che non è d’accordo con le unioni civili in nessun caso.
#5 A scuola non c’è confronto Il 76% degli intervistati non si è di certo fatto un’idea al riguardo tra i banchi di scuola, solo il 24% ha potuto affrontare l’argomento in classe.
#4 Mi sarebbe piaciuto parlarne tra i banchi Un altro 76% di chi non ha parlato della proposta di legge Cirinnà a scuola, lo avrebbe ritenuto davvero utile per fare chiarezza nella sua testa.
#3 Rimango della mia idea Il 67% dei teen che hanno potuto affrontare temi legati all’omosessualità, alle adozioni gay, all’utero in affitto e a tutto quello che può fare da contorno alla proposta di legge Cirinnà non è comunque tornato sulle sue posizioni: la sua idea al riguardo è rimasta la stessa di prima.
#2 Nessuno (o quasi) tocchi i bambini Ora la proposta di legge Cirinnà non prevede più lastepchildadoption, la possibilità per uno dei coniugi di adottare il figlio dell’altro, anche se la coppia in questione è omosessuale. Sono d’accordo quei 2 ragazzi su 5 che pensano cheogni bambino dovrebbe avere genitori di sesso opposto.
#1 Meno male che di utero in affitto non si parla più La stepchildadoption apriva alla questione dell’utero in affitto: se una coppia gay avesse deciso di chiedere a una donna di portare avanti una gravidanza con il seme di uno dei due, l’altro avrebbe poi potuto adottare il bambino. Tolta la possibilità dellastepchild dalla proposta di legge Cirinnà, svanisce anche l’apertura alla maternità surrogata. Circa 1 teen su 2 svelava di essere in disaccordo con questa possibilità. Per la precisione, il 27% trova inumano togliere il bambino a una donna che lo ha appena dato alla luce, un altro 24% lo ritiene un mero sfruttamento del corpo della donna.

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