Poca commedia, ma tanto thriller quest'anno al Lido e in tutta la sua tradizionale grammatica: killer (non necessariamente serial), vittime, omicidi, spari, indizi, accuse, prove, ispettori e polizia.
Ecco un elenco di film che si vedranno alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nelle varie sezioni: si va dal thriller politico 'The Order' di Justin Kurzel, a 'Maldoror' di Fabrice du Welz, dall'allucinazione olfattoria di 'Phantosmia' di Lav Diaz al thriller erotico 'Babygirl' della regista Halina Reijn, da 'Marco' di Jon Garano e Aitor Arregi a 'Pooja, da 'Sir' di Deepak Rauniyar fino all'horror digitale 'Baby Invasion' di Harmony Korine e a 'Stranger Eyes' di Yeo Siew Hua.
Intanto 'The Order' di Justin Kurzel è un thriller politico in concorso che si svolge nel 1983 quando una serie di crimini violenti scuotono gli USA. A dare luce a quello che sta accadendo un agente (Jude Law) che ha l'intuizione giusta. Non si tratta di semplici criminali, ma di un'organizzazione terroristica di suprematisti bianchi che pianificano una rivoluzione conservatrice guidata da Robert Jay Mathews (Nicholas Hoult).
Sempre in concorso 'Maldoror' di Fabrice du Welz, ispirato al famoso caso di nera del Mostro di Marcinelle, un thriller anche sull'ossessione di un giovane poliziotto. Siamo nel Belgio contemporaneo, qui Paul Chartier, giovane recluta in una piccola stazione di polizia, si dedica all''Operazione Maldoror', istituita nella massima segretezza per tenere d'occhio un famigerato criminale dopo la scomparsa di due ragazze. Di fronte alla disfunzione di un sistema di polizia non abbastanza coordinato e strutturato, Chartier sprofonda sempre di più nell'ossessione.
Sul fronte thriller erotico troviamo poi 'Babygirl' firmato dalla regista Halina Reijn. Nicole Kidman è Romy, manager insoddisfatta che cerca conforto in un rapporto sadomaso con il suo giovane stagista (Harris Dickinson). Banderas interpreta il marito della Kidman. Fuori concorso invece 'Phantosmia' di Lav Diaz , 245 minuti con protagonista un ex agente della polizia militare tormentato da un'allucinazione olfattoria. Si tratta di Hilarion Zabala che un consulente/psichiatra sospetta soffra di fantosmia, ovvero avverta un odore fantasma forse causato da un trauma. Un modo radicale di cura è far tornare Hilarion indietro nel tempo e affrontare le zone più oscure della sua vita passata nel servizio militare. Sarà così riassegnato nella remota colonia penale di Pulo dove dovrà affrontare le orribili realtà della sua situazione attuale".
'Marco' di Jon Garano e Aitor Arregi nella sezione Orizzonti è invece un thriller drammatico ispirato a fatti realmente accaduti. Enric Marco Batlle è stato un sindacalista spagnolo che ha ricoperto il ruolo di segretario generale della Confederazione Nazionale del Lavoro e di presidente dell'Amical de Mauthausen in Spagna. Durante il periodo in cui è stato a capo dell'associazione, Marco ha tenuto un gran numero di conferenze, soprattutto nelle scuole, sulle sue esperienze di sopravvissuto ai campi nazisti mai avvenute. Marco è insomma la storia di un deportato che non è mai esistito, la storia della vita di un uomo che per anni è riuscito a mantenere, di fronte all'opinione pubblica e alla sua stessa famiglia, una menzogna difficile da immaginare: quella di essere stato prigioniero in un campo di concentramento nazista.
Dal Nepal arriva poi, sempre ispirato a fatti reali, 'Pooja, Sir' di Deepak Rauniyar.
La Pooja del titolo è una detective a cui viene affidato il caso più difficile che abbia mai affrontato: il rapimento di due bambini in una città al confine con l'India. Essendo poi una delle poche donne poliziotte in servizio attivo, questo caso potrebbe cambiare davvero la sua carriera, ma per lo stesso motivo in molti vogliono vederla fallire. Pooja trova però un'inaspettata alleata in Mamata, guardia di polizia marginalizzata dal corpo per il colore della sua pelle. Affrontando insieme la discriminazione sistematica e la quotidiana misoginia, le due donne uniscono le proprie forze per salvare i due giovani ragazzi. Sul fronte indie Usa al Lido ci sarà 'Baby Invasion' di Harmony Korine. Il regista prosegue l'esplorazione dei limiti del linguaggio audiovisivo e delle possibili contaminazioni con altre estetiche. Nel film precedente, Aggro Drift aveva girato con una camera a raggi infrarossi, ora in 'Baby Invasion' ha guardato all'estetica dei videogames. Thriller interattivo e fantastico, è un film sugli "invasori domestici". Girato per intero in soggettiva, è stato creato utilizzando sei body cam (una indossata dallo stesso Korine). Grazie ad una tecnologia sperimentale i villain che invaderanno la casa del protagonista avranno tutti il volto di un neonato.
Infine 'Stranger Eyes' di Yeo Siew Hua. "Prima volta per Singapore in Concorso. Opera astratta che si presta a più letture, riflessione metalinguistica con echi hitchcockiani. Dopo la scomparsa della sua bambina, Darren riceve misteriosi DVD contenenti video della sua vita privata e dei momenti più intimi. Darren troverà il misterioso voyeur e avrà una sorpresa.
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