Continua a bordo dell'Amerigo Vespucci il progetto 'Sea Care', l'iniziativa lanciata dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con la Marina Militare sullo stato di salute dei mari di tutto il mondo.
La nave scuola ospiterà per il prossimo mese due ricercatrici che si occuperanno di raccogliere i dati necessari per la ricerca cominciata nel 2022 sulle varie navi della Marina in giro per il globo. Il progetto è stato rilanciato oggi durante un convegno al Villaggio Italia, a Darwin, in Australia, dal coordinatore scientifico, Fulvio Ferrara.
"La nostra ricerca - ha detto - indaga sullo stato di salute del mare e su come questo possa avere ripercussioni sulla salute umana, dal consumo di prodotti ittici alle contaminazioni dell'acqua. Un focus particolare, ovviamente, è dedicato all'inquinamento. Raccogliamo i dati per determinare i meccanismi di trasferimento delle sostanze prodotte dalle attività umane".
L'obiettivo finale della ricerca, che si concluderà a giugno 2025 - proprio in concomitanza con il ritorno del Vespucci in Italia dopo il tour mondiale - è quello di fornire alle istituzioni non solo un accurato dossier con dati e rilievi, ma anche fornire soluzioni per la prevenzione e la cura del mare. Le ricercatrici Maria Mosetti e Lorenza Notargiacomo salperanno domani a bordo del Vespucci per continuare gli studi avviati dai colleghi a cui danno il cambio.
"Sono salita ieri per la prima volta a bordo del veliero - le parole di Mosetti -, è stata un'emozione incredibile. Non tutti hanno questa fortuna. Questa esperienza è un piccolo tassello professionale e umano per poter aiutare il nostro mare. Sono davvero contenta e cercherò di fare il meglio possibile".
"Tornare a bordo - ha aggiunto la collega Notargiacomo, team leader del progetto - mi riporta alla mente la mia prima esperienza, quando abbiamo passato Capo Horn. Risalire a bordo e ritrovare l'equipaggio mi fa sentire come se fossi tornata in famiglia".
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