Per il 58% degli italiani il femminicidio è un reato più grave dell’omicidio comune, secondo un sondaggio di Quorum/YouTrend realizzato per Sky TG24 nei giorni successivi all’uccisione di Giulia Cecchettin. Un dato che indica una maggiore percezione della gravità del femminicidio rispetto a due mesi fa, quando alla medesima domanda rispondeva così il 46% degli intervistati (+12% in due mesi).
Il sondaggio Quorum/YouTrend rileva inoltre che l’insegnamento della parità di genere nelle scuole è ritenuto il miglior modo di agire per contrastare il fenomeno del femminicidio. Rispetto al mese di settembre, l’opzione di rendere più semplice e sicuro per le donne denunciare cala di 7 punti percentuali, attestandosi ora al 19%.
Rimane invece quotato l’approccio dell’inasprimento delle pene, con il 21% che supporta questa opzione.
Nell’attribuire una parziale responsabilità a tutti gli uomini concorda la maggioranza delle donne (65%), mentre gli uomini si spaccano. Il 51% non concorda con l’affermazione, mentre il 45% sì. L’importanza attribuita all’educazione scolastica trova riscontro anche nell’approvazione per l’iniziativa dei ministri Valditara, Roccella e Sangiuliano di istituire un'ora di "educazione alle relazioni". Il 79% è favorevole alla proposta, solamente il 10% si dichiara contrario.
Tuttavia, interrogati sull’efficacia, gli italiani si spaccano. Questo provvedimento è ritenuto efficace solamente dal 47%, mentre per il 39% sarà inefficace. Per il 45% degli italiani i media italiani danno la corretta importanza alla violenza di genere e ai femminicidi, mentre per il 30% non dà abbastanza importanza al problema. A pensare che i media sottovalutino il problema sono soprattutto le donne (33%) e i giovani (35%).
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