Quasi 89.000 donne sono state uccise intenzionalmente nel 2022 in tutto il mondo, il numero più alto registrato annualmente nel corso degli ultimi due decenni, contro le 81.100 vittime del 2021. Lo afferma una nuova ricerca dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (Unodc) e Un Women. L'aumento dei femminicidi si è verificato nonostante un calo del numero complessivo di uccisioni.
Il 55% (48.800) di tutti i femminicidi, riporta la ricerca Onu, sono stati commessi da familiari o partner: in media più di 133 donne sono state uccise ogni giorno nella propria casa. Al contrario, solo il 12% degli omicidi contro uomini sono stati perpetrati tra le mura domestiche. "Il numero allarmante di femminicidi ci ricorda duramente che l'umanità è ancora alle prese con disuguaglianze profondamente radicate e violenza contro donne e ragazze", ha affermato Ghada Waly, direttore esecutivo dell'Undoc, invitando i governi ad "investire in istituzioni più inclusive e ben attrezzate per porre fine all'impunità, rafforzare la prevenzione e aiutare le vittime".
Per la prima volta da quando l'Undoc ha iniziato a pubblicare le stime regionali nel 2013, nel 2022 l'Africa ha superato l'Asia diventando la regione con il maggior numero di donne uccise sia totali (20.000) sia in rapporto alla dimensione della sua popolazione femminile (2,8 vittime ogni 100.000 donne). I femminicidi commessi da partner o familiari sono aumentati anche in Nord America del 29% tra il 2017 e il 2022, in parte grazie al miglioramento delle pratiche di registrazione. Sono invece diminuiti del 21% in Europa dal 2010.
E mentre non si ferma nel mondo la piaga dei femminicidi, nascono sempre più centri di aiuto e assistenza per le donne in difficoltà: numeri di emergenza sono presenti in almeno 180 Paesi, consultabili sul sito UnWomen www.endvawnow.org/en/need-help.
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