Ora è corsa vera: Roma è ufficialmente candidata ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024. La lettera d'impegno dell'Italia "è partita oggi, destinazione il Comitato olimpico internazionale, che il 16 settembre rivelerà i nomi di tutte le città che si sono fatte avanti". Decisivo l'incontro in Campidoglio, dove il sindaco Ignazio Marino ha ricevuto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, quello di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo e il suo vice Luca Pancalli. "Abbiamo firmato la candidatura e siamo tutti contenti. C'è condivisione su tutto", dice Malagò, al termine del vertice. "Ho chiamato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per informarlo personalmente - rende noto Marino -.
Ha accolto con gioia la notizia e ha espresso il suo sincero in bocca al lupo affinché Roma e l'Italia possano riportare nel nostro Paese il più importante evento sportivo al mondo che può rappresentare anche una occasione straordinaria di crescita economica e occupazionale".
Risolto il nodo sul villaggio olimpico. "Credo proprio che si farà a Tor Vergata - rileva Malagò -. Bisogna verificare alcuni aspetti della mobilità e logistici con preciso impegno del comitato promotore di sostenere l'idea della città che l'amministrazione fortemente vuole: creare un parco verde, un parco sportivo e ciclabile nella zona nord del Tevere". Zona in cui l'amministrazione capitolina aveva ipotizzato in un primo momento il villaggio. "E' stata verificata la possibilità di collocare il villaggio olimpico nell'area di Tor Vergata dove saranno realizzati nuovi impianti sportivi e completate le strutture esistenti - sostengono da Palazzo Senatorio -. Un intervento che richiederà un progetto di collegamento con metropolitana tra l'area e il resto della città. Le Olimpiadi devono essere l'occasione per dare vita a una nuova visione della città, radicata nella storia e nella rigenerazione dell'esistente, con progetti di trasformazione urbana a partire dalla nascita di un parco fluviale del Tevere a nord di Roma che diventerà la porta di accesso alla Roma olimpica a disposizione di tutta la città". Soddisfatti Montezemolo e Pancalli. "Abbiamo messo insieme le esigenze necessarie e fondamentali delle Olimpiadi, quindi il villaggio olimpico e dove farlo con l'opportunità che questa grande manifestazione può dare allo sviluppo della città - sottolinea l'ex n.1 della Ferrari -.
Quindi anche un grande parco verde a Roma nord e questo mi sembra fondamentale". "Fa parte dei progetti di sviluppo della città e della visione della città del futuro", aggiunge Pancalli.
Dopo Amburgo, Roma è la seconda città a scendere in campo ufficialmente. Si attendono, entro il 15, le lettere di Parigi, Los Angeles (al decimo tentativo, ha già vinto due edizioni quando era l'unica candidata), Budapest (sconfitta da Roma nel '60), Toronto (ma sta ancora valutando se candidarsi) e, forse, Baku. Poi sarà corsa in gruppo fino al settembre 2017, quando il Cio a Lima, in Perù, decreterà la vincitrice. Roma si giocherà le sue carte, come ricordato nella lettera, a partire dal suo patrimonio artistico che permette "di disputare le gare olimpiche nei luoghi più spettacolari e simbolici della Città Eterna". E punterà su "innovazione", "sostenibilità", "sobrietà" e "l'utilizzo futuro delle strutture utilizzate".
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