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Pallotta a Totti: "pensa a come vuoi smettere"

Pallotta a Totti: "pensa a come vuoi smettere"

Spalletti pensa alla squadra:"C'è ancora margine per migliorare"

ROMA, 16 marzo 2016, 10:51

Redazione ANSA

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Il Presidente della Roma James Pallotta si complimenta con il calciatore della Roma Francesco Totti a fine partita tra Real Madrid-Roma allo stadio Cotton Bowl di Dallas, 29 Luglio 2014 - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Presidente della Roma James Pallotta si complimenta con il calciatore della Roma Francesco Totti a fine partita tra Real Madrid-Roma allo stadio Cotton Bowl di Dallas, 29 Luglio 2014 - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il Presidente della Roma James Pallotta si complimenta con il calciatore della Roma Francesco Totti a fine partita tra Real Madrid-Roma allo stadio Cotton Bowl di Dallas, 29 Luglio 2014 - RIPRODUZIONE RISERVATA

 "Francesco pensa a come vuoi lasciare il calcio". Mentre nella Capitale Totti si gode la nascita della piccola Isabel, e fa i conti con l'ennesimo contrattempo (affaticamento alla coscia sinistra e secondo allenamento saltato), arrivano dagli Stati Uniti le parole del presidente James Pallotta che pubblicamente fa il punto sulla delicata situazione del numero 10 giallorosso. "A Roma abbiamo quello che probabilmente è stato uno dei più grandi giocatori di sempre in Italia. Francesco, benché abbia ancora un talento con delle qualità incredibili, ha 39 anni e credo sia ovvio per lui e per molta gente che non può più giocare allo stesso modo di prima. Semplicemente il suo corpo non glielo permette - l'analisi nuda e cruda del tycoon americano sul palco di un evento organizzato a Boston -. Il suo contratto scade quest'anno e tutti ne vogliono un altro. La pressione a Roma nei miei confronti per fargli il rinnovo è incredibile. Ho avuto molti colloqui con lui e gli ho detto: starai qui per più di 30 anni, lo sai, pensa a come vuoi uscire dal calcio. Io non trovo sia difficile da capire, ma lo è per la cultura che c'è in Italia dove un giocatore del suo calibro ha fatto vendere a lungo il maggior numero di magliette, è il simbolo di Roma e lo sarà per altri 30 o 40 anni o per sempre in qualsiasi altro ruolo". A non voler più metter mano alla questione Totti è invece Luciano Spalletti che come già ribadito in passato pensa esclusivamente al bene della squadra. "Stiamo facendo belle cose però penso ci sia sempre un margine per migliorare. E sarebbe tanta roba se ci riuscissimo" le parole con cui il tecnico sprona il gruppo a non interrompere la striscia di otto vittorie consecutive in campionato: "E' difficile dire a che punto siamo. E' chiaro che tentiamo sempre di metterci qualcosa in più. Chiedo sempre molto ai miei calciatori. Meglio chiedere l'impossibile, così quando capita siamo pronti per poter sviluppare qualcosa. Quello che mi piace evidenziare è la partecipazione giornaliera a vivere lo spogliatoio e il campo di allenamento, sentire i discorsi che fanno i ragazzi. E' la cosa che veramente mi dà fiducia e mi fa guardare al futuro in maniera molto positiva". Il merito di Spalletti è stato quello di aver ridato fiducia ai giocatori. "Si sono riappropriati delle proprie qualità. Se questa squadra nei due anni precedenti è arrivata in cima alla classifica vuol dire che i valori c'erano, poi ogni tanto succede che si dimentichi qualcosa e quindi bisogna riuscire a riportarla in superficie anche se per me quest'anno il campionato è più tosto rispetto alle scorse stagioni - conclude il tecnico toscano intervistato a Roma Radio -. Ci sono squadre che si sono rinforzate e che hanno innalzato il livello del nostro calcio. Per cui essere tornati ad avere una classifica importante in un torneo probabilmente migliore è segno che tutto sommato questi giocatori con me hanno lavorato nella maniera giusta".
   

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