Il vulcano più alto e attivo d'Europa ha partorito il topolino di un duello senza vincitori né vinti. Dunque, una non-sfida. Chi si aspettava una tappa di lava e lapilli è rimasto deluso, solo (tanta) lava condensata ai bordi della carreggiata, perché nel primo arrivo in salita del 100/o Giro d'Italia non è successo praticamente nulla. O quasi. I big sono stati frenati dal vento e, alla fine, il solo Vincenzo Nibali si è fatto vedere con uno scattino quando mancavano 3 chilometri al traguardo: un allungo che ha fatto il solletico ai rivali. Il messinese domani voleva presentarsi da profeta in patria nella città d'origine con la maglia rosa addosso, invece non è andato oltre un'accelerazione senza conseguenze. A domare l'Etna, invece, ci ha pensato lo sloveno Jan Polanc (UAE Emirates), che al Giro aveva trionfato due anni fa, sull'Abetone, dopo un tentativo velleitario partito al chilometro numero 16. Stamattina la sua fuga per la vittoria è partita dopo solo un paio dei 181 chilometri della 4/a tappa: lo sloveno si è trovato al fianco di Eugenio Alafaci (Trek Segafredo), Jacques Janse Van Rensburg (Dimension data) e Pavel Brutt (Gazprom Rusvelo). A una quindicina di chilometri è rimasto solo e ha resistito fino alla fine al tentativo di rimonta di Ilnur Zakarin, che non è andato oltre un ritardo di 20" dal vincitore di tappa. Polanc si è presentato all'arrivo con un fardello di 179 chilometri di fuga. Da applausi. La maglia rosa è finita sulle spalle del lussemburghese Bob Jungels, che l'aveva già indossata l'anno scorso, nel secondo Giro di Nibali.
Polanc: "Ho creduto di non arrivare al traguardo" - "Ringrazio tutti: la squadra, la famiglia, quelli a casa e chi mi supporta. Questa vittoria ci voleva, dopo quella sull'Abetone, al Giro d'Italia 2015. Sono veramente felicissimo per avere vinto sulla prima salita. Non avrei mai immaginato di arrivare al traguardo, perché il vantaggio era ridotto. Nel finale ero senza energia, cercavo di prendere forza". Queste le prime parole di Jan Polanc, lo sloveno che ha regalato alla UAE Emirates la prima vittoria nel Giro d'Italia, dopo il trionfo sull'Etna.
Ordine d'arrivo della 4/a tappa del 100/o Giro d'Italia di ciclismo, da Cefalù (Palermo) all'Etna (Catania), lunga 181 chilometri.
1. Jan Polanc (Slo) in 4h55'58" (+11" abbuono) (media 36,693 km/h)
2. Ilnur Zakarin (Rus) a 19" (+06" abbuono)
3. Geraint Thomas (Grb) a 29" (+04" abbuono)
4. Thibaut Pinot (Fra) s.t.
5. Dario Cataldo (Ita) s.t
6. Tom Dumoulin (Ola) s.t.
7. Bob Jungels (Lux) s.t.
8. Adam Yates (Gbr) s.t.
9. Bauke Mollema (Ola) s.t.
10. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.
11. Nairo Quintana (Col) s.t.
Classifica generale del 100/o Giro d'Italia di ciclismo, dopo la 4/a tappa, da Cefalù (Palermo) all'Etna (Catania), lunga 181 chilometri.
1. Bob Jungels (Lux) in 19h41'56" (km 756, media 38,377 Km/h)
2. Geraint Thomas (Gbr) a 06"
3. Adam Yates (Gbr) a 10"
4. Vincenzo Nibali (Ita) s.t.
5. Domenico Pozzovivo (Ita) s.t.
6. Nairo Quintana (Col) s.t.
7. Tom Dumoulin (Ola) s.t.
8. Bauke Mollema (Ola) s.t.
9. Mikel Landa Meana (Spa) s.t.
10. Thibaut Pinot (Fra) s.t.