Se lo sloveno Primoz Roglic non si nasconde, avanzando la propria candidatura per la maglia rosa che verrà assegnata definitivamente a Verona, nel giorno della festa della Repubblica, figurarsi Tom Dumoulin, che il Giro d'Italia sa come vincerlo. L'olandese trionfò nel 2017, sia pure per pochi secondi, mettendo in fila il colombiano Nairo Quintana (maglia rosa nel 2014) e Vincenzo Nibali (successi nel 2013 e nel 2016). "Sono in buone condizioni, la Liegi-Bastogne-Liegi è stata una delusione per me, anche a causa del meteo, ma adesso sono qui per vincere il Giro d'Italia, punto a vincere questa corsa e basta. In questo momento non penso a niente, nemmeno al Tour de France".
La conferenza stampa dell'olandese volante, capitano della Sunweb, è una vera e propria dichiarazione di guerra. Un modo molto diretto per lanciare un messaggio ai rivali vecchi e nuovi, primo fra tutti Primoz Roglic, che cercherà di dargli filo da torcere nelle tre prove a cronometro (e non solo). A cominciare da quella in programma sabato, che si concluderà presso il santuario di San Luca. Una prova severa, che richiede preparazione, sforzo e concentrazione. "Il mio avvicinamento alle corse a tappe è stato molto simile negli ultimi due anni di attività - spiega Dumoulin -: ho cercato di non strafare perché, dopo il Giro, andrò anche al Tour de France (contenderà la maglia gialla alla coppia Froome-Thomas).
In questo momento non mi aspetto niente, penso alla gara di sabato e, se dovesse succedere che prendo già la maglia rosa, vedremo di agire di conseguenza". L'unico neo nella marcia di avvicinamento alla corsa di RCS Sport, la Liegi-Bastogne-Liegi."E' stata un po' una delusione, anche per colpa del meteo. Però, mi sento bene, la condizione sta arrivando. Vedremo", ripete Più che un neo, una spina nel cuore di Tom l'eliminazione dell'Ajax dalla Champions per mano del Tottenham allenato da Mauricio Pochettino, vittorioso nella Johan Crujiff Arena. "Speravo non me lo chiedessi, perché ieri sera ho visto la partita e, dopo il 3-2 degli inglesi, non sono più riuscito a dormire. E' stato terribile, davvero non me l'aspettavo. Ho difficoltà a risponderti". Una delusione calcistica che solo la vittoria al Giro d'Italia potrebbe cancellare. Il Tour, almeno per il momento, può attendere.
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