Il Verona aggredisce, la Spal subisce. La partita salvezza del Mazza è dominata dai gialloblù, che conquistano tre punti d'oro in uno stadio che i padroni di casa quest'anno non riescono a far diventare un fortino. La squadra ospite corre e lotta, quella di casa parte timida: subisce un gol e un'espulsione che - di fatto - indirizzano il duello, lanciando i veneti in zona di piena tranquillità e lasciando gli estensi nelle sabbie mobili, di fatto annullando l'effetto della vittoria a Torino. Le sirene del mercato sembrano non condizionare Kurtic e nemmeno Semplici: lo sloveno è richiesto da Parma e Genoa ma parte titolare nelle fila spalline. In tribuna invece Moncini, atteso da un triennale al Benevento. Davanti riconferma per Paloschi e ancora panchina per Di Francesco. Juric replica con la maglia da titolare al vecchio leone Pazzini, che relega in panchina lo scalpitante Stepinski. E il trainer gialloblù non sbaglia la scelta, perché prima dello scoccare di un ottimo quarto d'ora Hellas è proprio il "Pazzo" a portare in vantaggio i veronesi: cross lento e "leggibile" di Lazovic in area, ma Igor sonnecchia e Pazzini incorna facile da due passi. Il giusto timbro di un avvio veemente del Verona: due tocchi e ventre a terra. Movimenti precisi in velocità. La Spal rumina calcio e non regge il ritmo. Lentissima. Gli unici acuti sono di Strefezza. Eppure, mentre Pazzini (18') spreca il raddoppio da due passi, è la Spal nel finale di tempo che ha una clamorosa palla gol: corner di Kurtic, Cionek prolunga e Paloschi dall'area piccola tocca clamorosamente fuori. La gara si incattivisce nel finale, con Spal in dieci al 38': inutile duro intervento di Tomovic a centrocampo su Faraoni. Rosso diretto. Nella ripresa biancazzurri a rischio 0-2 ma Berisha salva provvidenzialmente sul destro a colpo sicuro del liberissimo Pazzini. Entra Di Francesco per Paloschi. Il Verona è superiore ma più di una volta spreca situazioni di potenziale pericolo sbagliando l'ultimo passaggio. Inoltre, Berisha si erge a protagonista con tre autentici miracoli, tanto che tutto lo stadio prende a scandire il suo nome riconoscendo il ruolo dell' albanese nel tenere in qualche modo in gara la Spal. La sentenza definitiva arriva comunque quando il subentrato ed isolato Stepinski ribadisce in rete il pallone questa volta non ben ribattuto da Berisha.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA