Nuova vittoria per il Napoli, che conferma definitivamente la propria guarigione e sesta sconfitta consecutiva per il Torino, che uguaglia il record negativo stabilito nel 2007. Sono tre punti d'oro per la squadra di Gattuso che punta con sempre maggiore convinzione a guadagnarsi un posto in Europa per il prossimo anno. La vittoria è netta, molto di più di quanto il punteggio finale lasci intendere. Gli azzurri, però, sbagliano troppi gol ricadendo in quel difetto che in passato ne aveva già negativamente caratterizzato le prestazioni, soprattutto al San Paolo. Il predominio del Napoli è costante, come testimoniano i dati sul possesso palla che è del 62% a favore degli azzurri. Il Torino affanna e rincorre per tutta la gara, ma non riesce a costruire azioni pericolose. I difensori del Napoli hanno sempre la meglio negli scontri diretti e Belotti e Zaza non trovano spazi. I granata cominciano bene e nei primi due minuti sfiorano il gol per due volte.
Ma è un fuoco di paglia. Il Napoli prende subito dopo il mano le redini del gioco e stringe gli avversari nella loro metà campo. La manovra dei partenopei a volte è fluida, soprattutto quando l'azione nasce sulle ripartenze da tentativi offensivi del Toro. Quando il gioco per i padroni di casa è costruito da dietro e gli uomini di Longo hanno il tempo di posizionarsi tutti dietro la linea della palla, la manovra della squadra di Gattuso diventa involuta, quasi farraginosa e priva di quella velocità nei passaggi che potrebbe fare la differenza. Il vantaggio arriva al 19' su calcio piazzato. C'è un fallo di Zaza su Fabian Ruiz sul lato destro dell'attacco dal Napoli. Calcia la punizione Insigne che piazza una perfetta parabola a centro area dove Manolas salta, colpisce di testa e manda il pallone alle spalle di Sirigu. Nella ripresa il Toro tenta di spostare in avanti l'asse del proprio gioco ma il difetto di origine nella partenza delle azioni rimane lo stesso della prima frazione di gioco.
E' invece il Napoli che continua a costruire le sue manovre con buona continuità, ma difetta nella finalizzazione. Sbagliano Insigne, Milik, Politano, Lobotka e la porta di Sirigu rimane inviolata fino al 37' quando Mertens serve al centro un pallone d'oro per Di Lorenzo che sbuca alle spalle di Rincon, tocca con il destro anticipando Sirigu e manda la palla in rete. La partita sembra chiusa ma una distrazione della difesa azzurra la riapre. E' il 46' quando Ansaldi scende sulla sinistra e piazza il pallone davanti alla porta. Edera salta indisturbato, colpisce di testa e dimezza lo svantaggio. Mancano meno di tre minuti alla fine ma il Torino non è più in grado di costruire azoni pericolose. Finisce con il successo del Napoli che si rilancia alla grande, mentre per il Torino, dove la cura Longo non funziona, si apre una crisi profonda che avvicina pericolosamente la squadra alla zona retrocessione.