La Ferrari che parte in salita con tanti dubbi sulle sue prestazioni e la sfida in casa tra l'astro nascente Charles Leclerc ed il 'vecchio' Sebastian Vettel per stabilire la leadership tra i piloti nella scuderia di Maranello, soprattutto ora che il pilota tedesco è in uscita con l'arrivo il prossimo anno di Carlos Sainz. Quella che sta per partire, visti i test di Barcellona e sentite le parole del team principal del Cavallino Mattia Binotto ("non siamo abbastanza veloci per vincere") prima dello stop per la pandemia da Coronavirus, non sembra una stagione sotto i migliori auspici considerando anche la rivolta, alla vigilia del Gp d'Australia annullato per l'emergenza sanitaria, di sette team in merito all'accordo confidenziale tra la Fia e la Rossa sulla presunte irregolarità del motore usato nel 2019.
Un 2020 che per la Rossa si giocherà sulla voglia dei due piloti di battersi in pista per far vedere chi è il migliore soprattutto adesso che il futuro di Vettel è segnato dall'arrivo al suo posto del pilota spagnolo della McLaren: Leclerc dovrà confermarsi dopo le belle gare del 2019 che lo hanno visto trionfare a Spa e a Monza, mentre Vettel vorrà far edere di essere sempre un quattro volte campione del mondo con la necessità di trovarsi una nuova scuderia per il 2021. I due almeno all'inizio del campionato non avranno a disposizione la macchina che speravano come confermato da Binotto alla fine dei test di Barcellona: "Siamo pronti ad affrontare le gare, ma non siamo veloci abbastanza. Di questo ne sono certo. Non sono ottimista come l'anno scorso. Il voto alla prestazione? Sei o forse anche meno".
Altra grana per la Ferrari la protesta di sette scuderie, McLaren, Mercedes, Racing Point, Red Bull, Renault, AlphaTauri (ex Toro Ross) e Williams: le scuderie non motorizzate dal Cavallino si sono 'opposte fermamente all'accordo confidenziale raggiunto fra la Fia e la Ferrari per concludere la questione sulle indagini condotte sulle power unit della Ferrari'. Una levata di scudi a cui ha replicato la Federazione automobilistica internazionale secondo cui l'accordo riservato con la scuderia di Maranello, sulla vicenda relativa alla regolarita' delle sue power unit nel 2019, è previsto dal regolamento. La Fia ha spiegato che è stato 'trovato un accordo di transazione efficace e dissuasivo per chiudere il caso, la cui riservatezza è prevista dalle norme'.
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