/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Enigma Sarri, primo titolo in Italia ma senza show

Enigma Sarri, primo titolo in Italia ma senza show

Rivincita dopo il flop Supercoppa e Coppa Italia

ROMA, 26 luglio 2020, 23:53

Redazione ANSA

ANSACheck

Enigma Sarri, primo titolo in Italia ma senza show - RIPRODUZIONE RISERVATA

Enigma Sarri, primo titolo in Italia ma senza show - RIPRODUZIONE RISERVATA
Enigma Sarri, primo titolo in Italia ma senza show - RIPRODUZIONE RISERVATA

 A Maurizio Sarri sono bastati poco più di 400 giorni per conquistare il primo trofeo in Italia e da allenatore della Juventus: ha fallito gli appuntamenti con la Supercoppa Italiana e con la coppa Italia, ora può godersi lo scudetto. Perché la prima volta non si scorda mai, anche se è arrivato in un club il cui motto è "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta". E per Sarri, che si presentava come l'anti-juventino per eccellenza, è stato tutt'altro che semplice. "Ho preferito andare all'estero per non passare direttamente dal Napoli a un'altra squadra italiana" è stata una delle primissime frasi pronunciate il 20 giugno 2019, giorno in cui ha conosciuto l'Allianz Stadium e i colori bianconeri. Ed è anche per quel suo affetto verso Napoli e il Napoli che, ancora dopo un anno, non è riuscito ad entrare nel cuore dei tifosi. Ha dovuto adattarsi allo stile Juve, "L'importante è che non mi mandino in campo nudo" la battuta per dribblare la questione tuta, uno dei suoi marchi di fabbrica in tutta la carriera, e ha dovuto parare le riserve dovute a un curriculum in cui, alla voce "successi", c'era soltanto un'Europa League con il Chelsea e un campionato di Eccellenza alla guida del Sansovino. "Ad Empoli erano scettici, così come a Napoli e a Londra: si deve vincere e convincere per far cambiare idea alla gente, facendo divertire e giocando un buon calcio" rispose a proposito dei tanti dubbi sulla scelta della Juve di puntare su di lui per il dopo-Allegri. Ha vinto il campionato, il bel calcio però non è visto per davvero: anche per questo ha ricevuto diverse critiche, dalla stampa e dal mondo bianconero. "Magari è perché sto sui coglioni a qualcuno, ma mi interessa relativamente perché mi sento più preparato in materia" l'attacco durante la conferenza di vigilia della trasferta di Udine. E, almeno in Italia, ha avuto ragione Sarri: il nono scudetto di fila è diventato realtà, dalla ripresa post-Coronavirus la sua Juve ha saputo sfruttare il crollo verticale della Lazio e un'Inter frenata da troppi passi falsi, mentre l'Atalanta ha ancora diversa strada da fare per candidarsi seriamente al tricolore.  Adesso, però, arriva il difficile per l'ex banchiere diventato allenatore: c'è la missione Champions, l'attesa prosegue dal lontano 1996. L'ultimo a centrarla è stato un certo Marcello Lippi, Sarri ci proverà dove Conte e Allegri hanno fallito.
    Prima c'è da ribaltare il Lione, poi nelle gare secche in terra portoghese potrà succedere di tutto. Si arriverà fino al 23 agosto, tra un mese esatto: per uno scaramantico come Sarri, il 23 potrebbe diventare davvero il numero fortunato per eccellenza.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza