Doveva essere uno scontro scudetto, si è trasformato in uno spareggio Champions. 185 giorni dopo, il tempo passato dal 4 ottobre e mercoledì prossimo, Juventus e Napoli si troveranno finalmente allo Stadium. In questi sei mesi di attesa Pirlo e Gattuso si sono già affrontati due volte: il bilancio è in perfetta parità, con il bianconero che ha trionfato a Reggio Emilia nella finale di Supercoppa e l'azzurro che si è riscattato lo scorso 13 febbraio in campionato. Ed è cambiato tanto, forse addirittura troppo rispetto al faccia a faccia del Diego Armando Maradona. All'epoca, Gattuso era sulla graticola e si salvò proprio con la vittoria sul collega e amico Pirlo, ora i ruoli si sono capovolti.
Il tracollo interno con il Benevento e il 2-2 nel derby contro il Toro, la distanza con la vetta che si è allungata a 12 punti e il margine sul quinto posto ormai annullato proprio dai partenopei: ecco perché, adesso, è il Maestro ad essere su una panchina meno sicura quanto bollente. Passino l'eliminazione dalla Champions contro il modesto Porto e un tricolore abdicato dopo nove anni di fila, ma la situazione di classifica comincia a preoccupare per davvero. Oltre al Napoli, infatti, non bisogna dimenticare le due romane, che nonostante un cammino incerto sono pronte a partire all'assalto, con la Juve che ha soltanto quattro punti di vantaggio sulla Lazio e cinque sulla Roma. La sfida di mercoledì è di un'importanza assoluta, i bianconeri e soprattutto Pirlo non possono permettersi di sbagliare.
Il tecnico prosegue nei lavori alla Continassa, da ieri si sono uniti anche i tre esclusi dal derby: Arthur, Dybala e McKennie, non convocati contro il Toro per la festa in casa dell'americano in violazione delle restrizioni covid interrotta dai carabinieri, sono tornati ad allenarsi con i compagni e possono rientrare per il Napoli, anche se il centrocampista brasiliano andrà valutato per i problemi alla gamba destra. Poi, rispetto alla sfida di sabato.
Pirlo valuta anche altre modifiche di formazione. L'errore di Kulusevski, identico a quello commesso contro la Lazio, potrebbe costare caro allo svedese, che rischia di essere scavalcato da Ramsey. Rabiot può tornare titolare in mezzo al campo, in difesa invece sono a disposizione soltanto De Ligt e Chiellini, con Bonucci e Demiral alle prese con il Covid. In attacco, avanti con Ronaldo e Morata: il portoghese punta a staccare Romario dopo l'aggancio a quota 772, lo spagnolo a tornare in gol dopo un mese. Per Dybala, invece, è previsto uno spezzone a gara in corso, a distanza di tre mesi dall'ultima apparizione.
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