"Siamo al sicuro, chiusi in una bolla, i ragazzi sono tranquilli e voglio innanzitutto rassicurare tutti". Lo dice Michele Dalai, presidente delle Zebre rugby, che si trova in Sudafrica, al seguito della squadra, isolata in albergo dopo le restrizione dovute alla variante. "Le Zebre stanno bene - dice Dalai dall'albergo di Città del Capo - siamo chiusi in una bolla siamo solo andati ad allenarci e siamo stati all'aria aperta, con mascherine e tutte le precauzioni necessarie. Qua la situazione è molto tranquilla almeno a vederla da fuori. Per ora rimaniamo nella nostra bolla e aspettiamo di tornare".
Manca ancora l'ufficialità, ma le partite saranno entrambe annullate, come pure quelle delle altre squadre gallesi e irlandesi che si trovavano in questi giorni in Sudafrica. Lo staff delle Zebre è in queste ore in contatto con l'Azienda Usl di Parma per organizzare il rientro, reso problematico anche dal fatto che non esistono voli di linea. L'obiettivo in questo momento è capire se giocatori e tecnici dovranno fare o meno la quarantena e se la dovranno fare in Sudafrica o in Italia.
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