La sgroppata di Malinovskyi, il fallo di un De Ligt fin lì perfetto, la punizione a due con Freuler trasformata in oro dall'ucraino: mezzora più un minuto del secondo tempo. Quarantasettesimo: Danilo sale in cielo e incorna nel sacco l'ultimo angolo di Dybala. La Juventus resiste all'assalto dell'Atalanta tenendosi il quarto posto in extremis dopo una sfida combattutissima, allungando a 11 la serie positiva in campionato dove i padroni di casa invece non riescono più a vincere (sul campo dell'Udinese l'ultima) a quattro giorni dall'andata dello spareggio per gli ottavi di Europa League con l'Olympiacos. LA CRONACA
Il primo tempo presenta l'elemento chiave del mancato rosso a Szczensy, che al 31' esce a valanga fuori area su Koopmeiners con Bonucci a salvare il tap-in di Murie, ma il taccuino non era né rimarrà bianco. Scaldate le mani quasi subito a Sportiello, sostituto dello squalificato Musso (3'), che alza in corner, Vlahovic dopo l'asse dal limite con Rabiot nell'occasione ne trova uno con McKennie che gli chiama l'ascensore imperfetto dal fondo (12') e un altro con Morata che al 18' gli serve di tacco una girata debolissima. Dietro De Ligt è attento nel non lasciare a Koopmeiners (5'), schierato sulla trequarti, il tempo per la conclusione imbeccata da Boga. Una partita a fiammate, coi bergamaschi a prendersi il possesso (59 per cento a 41) in corso d'opera. Se Dybala, dal canto suo, s'accende bruciando la copertura di De Roon a tiro del quarto d'ora allargando troppo il mancino a giro, di là Muriel taglia a centro area per ostacolare inavvertitamente con la schiena il tiro da fuori di Boga. La prima delle tre occasionissime di casa è al 25', quando De Roon manda alto in scivolata sulla sponda di Djimsiti dopo lo schema da angolo destro Koopmeiners-Muriel. La torsione dell'ex viola che incoccia centralmente alla mezzora il cross di Danilo è l'ultimo acuto juventino nella frazione, perché all'ex Sassuolo ne capitano un paio di quelle grosse. Al 44' è ancora il mancino olandese a lanciarlo in corridoio sulla ripartenza, ma a negargli il vantaggio c'è la testa di De Ligt, imitato da Bonucci nel recupero sull'inserimento da sinistra. Nella ripresa De Roon sullo scarico di Zappacosta costringe il portiere polacco al tuffo già al secondo minuto, trovando la risposta di Morata che dal limite sbilancia il corpo all'indietro (6'), idem per la Joya (9') dopo un duetto con McKennie. Al decimo altro colpo di reni dell'estremo nerazzurro per levare dall'incrocio il nuovo tiro di Vlahovic dopo l'angolo da destra del compagno argentino dopo un contropiede sprecato dallo spagnolo. Il forcing parla piemontese, ma non ha molti sbocchi. Al 21' Koopmeiners, subito dopo aver sganciato un fendente senza problemi per l'uomo tra i pali, si lancia in ritardo e non riesce a deviare in porta il tracciante sinistro di Boga; al 25' è Rabiot a girare al largo per esplodere il sinistro sui pugni del portiere locale sugli sviluppi del settimo tiro dalla bandierina. De Ligt resta sul pezzo spezzando la trama Boga-Koopmeiners (27'), ma non sulla folata del cambio bergamasco per il calcio da fermo che spariglia le carte. Spazio a Cuadrado e Kean, e a titolo di cronaca per la loffia di Dybala (36') e la clamorosa traversa da zero metri di Hateboer su palla a rientrare del match winner (39'), prima dell'inaspettato pari all'ultimo assalto.
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