In vista di Milano-Cortina 2026 e
negli sforzi per arrivare preparati, "abbiamo richiesto
doverosamente un contributo per pianificare quattro anni al
meglio. Siamo già in ritardo e a parole sono mesi che ogni
settimana è quella buona per sbloccare la situazione, anche se
siamo già in ritardo perché lo aspettavamo già fra settembre e
dicembre".
Il presidente del Coni Giovanni Malagò, tracciando un
bilancio di fine missione a Pechino 2022, ha parlato anche dei
prossimi Giochi invernali, ricordando che "l'età media dei
medagliati azzurri a Pechino è stata attorno ai 26 anni ed è un
ottimo segnale", ma "qui si tratta di prendere ragazzi e ragazze
dai 15 ai 18 anni che devono essere per 4 anni in un
ragionamento di ritiro permanente e servono finanziamenti. Chi
ospita le Olimpiadi fa molto meglio, ti giochi il jolly perché
stai dentro da tutte le parti".
"In cosa Milano-Cortina 2026 sarà migliore di Pechino 2022?
L'argomento chiave è l'anima, l'atmosfera. Sicuramente qui tutto
era particolarmente condizionato dalla pandemia, ma so come sono
stati i Giochi in Corea del Sud, dove non c'era la pandemia: a
PyeongChang quando Sofia Goggia ha vinto la discesa, c'erano 137
persone presenti. Su questo faremo la differenza".
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