La Milano-Torino torna ad accendere la passione degli sportivi che seguono il ciclismo. Appuntamento domani con la 103/a edizione della corsa più antica del mondo, che precede di pochi giorni la classicissima Milano-Sanremo, in programma sabato.
La prima edizione della Milano-Torino si disputò nel 1876, l'ultima è stata vinta da Primoz Roglic, uno dei due sloveni pigliatutto - l'altro è Tadej Pogacar - sia che si gareggi in un giorno sia che si tratti di competizione a tappe.
La Milano-Torino di domani presenta un percorso molto veloce che si snoda sui 199 chilometri del tracciato che collega Magenta a Rivoli, dove è posto il traguardo: la corsa transiterà per Vercelli e San Martino Canavese, in un tratto di strada non pianeggiante, ma nemmeno particolarmente impegnativo per i partecipanti. Le province attraversate saranno in tutto cinque: Milano, Novara, Vercelli, Biella e Torino.
Tornerà in gara Vincenzo Nibali dopo un mese particolarmente denso di contrattempi, fra positività al Covid-19 e tonsillite.
L'atleta messinese ha partecipato solo a una gara nel 2022, la Vuelta Valenciana, andata in scena da 2 al 6 febbraio e chiusa al 16/o posto della classifica generale. Nibali non sarà al via, invece, alla Milano-Sanremo, che vinse nel 2018. L'ultimo successo italiano alla Milano-Torino, invece, risale al 2015, quando a trionfare fu uno straordinario Diego Rosa.
Tra i favoriti di domani spiccano lo slovacco tre volte campione del mondo su strada in linea Peter Sagan, Alessandro Covi, e Mark Cavendish. Lo stesso Moschetti vanta delle credenziali: il giovane della Trek è apparso in grande spolvero all'ultima Tirreno-Adriatico vinta da Matej Pogacar domenica a San Benedetto del Tronto.
Sarà di ben altro spessore, invece, il parterre della Milano-Sanremo, come la Milano-Torino organizzata da Rcs Sport: oltre allo stesso Pogacar saranno al via in cerca del successo il belga Wout Van Aert, e - salvo complicazioni - anche il cronoman Filippo Ganna, negli ultimi giorni alle prese con qualche linea di febbre. ' 'Top-Ganna' ci tiene a guarire in tempo per la classicissima di primavera, anche perché in passato ha dimostrato di essere pronto per mettere la firma anche su una gara in linea, perché è anche da questi particolari che si giudica un campione.
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