È Andrea Varnier il nome fatto ai soci della Fondazione Milano-Cortina 2026 dal ministro dello Sport, Andrea Abodi, per il ruolo di nuovo amministratore delegato da proporre alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, alla quale spetta la nomina. La società che deve gestire l'organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026 è così pronta ad avere una nuova guida, con il 58enne attuale ad di Costa Edutainment che sarà nominato come successore di Vincenzo Novari. Il profilo di Varnier (che ha già lavorato, tra gli altri, ai Giochi di Torino 2006) come scelta definitiva per il ruolo era stato anticipato di fatto oggi dal ministro per lo sport Andrea Abodi, con l'ufficialità della nomina in arrivo domani. Mettendo la parola fine a una telenovela che era iniziata con l'addio di Novari.
"Domani comunicheremo il nome del nuovo ad, ma già da dopodomani o comunque entro la fine della settimana deve comprendere le cose da fare", ha detto Abodi al Sport Industry Talk, organizzato da RcsAcademy e Corriere della Sera. "Ho cercato di individuare un profilo partendo dalle caratteristiche della persona, non scegliendo il migliore in assoluto ma il migliore in relativo, perché le vicende olimpiche hanno bisogno di una conoscenza profonda. Le tempistiche sono strette, avremo bisogno di interventi ministeriali" sul tema infrastrutture, ha aggiunto il ministro. Che, tra l'altro, era ormai pronto a diventare proprio ad di Milano-Cortina, prima della chiamata per entrare nel nuovo esecutivo. "La mia nomina è stata una cosa piacevole, ero già in viaggio verso Milano per Milano-Cortina ma poi c'è stata una inversione di marcia", ha aggiunto. Il ministro ha informato sistematicamente i soci fondatori e alla fine del percorso ha informato la presidente del Consiglio.
"Sono molto soddisfatto della metodologia utilizzata dal ministro", ha affermato il presidente del Coni, Giovanni Malagò. "La condivisione del percorso prima e del nominativo poi hanno raccolto consenso unanime nei soci fondatori ed ora attendiamo con fiducia le determinazioni che per legge spettano al premier". Le tempistiche verso i Giochi rimangono comunque strette, quindi, anche se secondo il sindaco di Milano Giuseppe Sala non è stato accumulato troppo ritardo. "Togliamo dal tavolo l'idea che siamo molto in ritardo. Non è così, lo dico tecnicamente", le parole del primo cittadino milanese. "La nostra formula rende più facile il percorso, sfrutta impianti già esistenti e non ci lascia impegni così gravosi come nella storia delle Olimpiadi. Non sono scioccamente tranquillo, ma non la vedo così dura. Si è perso tempo per i classici problemi italiani, come per i ricorsi". In merito, Malagò ha sottolineato che "Milano-Cortina sarà un grande successo ma sono d'accordo con il ministro: bisogna adeguare qualche norma senza approvare deroghe perché ci sono alcuni interventi indispensabili". Infine, il n.1 del Coni invita a tornare a correre: "Ora non possiamo più sbagliare nulla. Ricordo che la Fondazione Milano Cortina non c'entra nulla con le opere, però senza quelle è come se non cominciassimo la partita. Ora dobbiamo fare squadra, evitare personalismi e ci sono tutte le premesse per fare bene", ha concluso.
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