Il calcio donne italiano cambia, e cambiano anche i suoi vertici. Alla guida della serie A, al suo secondo di professionismo, ci sarà Federica Cappelletti, vedova di Paolo Rossi, candidata unica alla presidenza al voto atteso giovedì 29 giugno. Cappelletti, giornalista e presidente della Fondazione che porta il nome di Pablito, aveva annunciato all'ANSA nelle scorse settimane la decisione di candidarsi per il ruolo di "guida" del calcio femminile italiano. Una proposta alla quale aveva risposto Ludovica Mantonvani, presidente uscente della divisione, che dalla prossima stagione si divide in due, quella della A (professionista) e quella della B. E oggi, con la convocazione delle due assemblee elettive, la sorpresa: quella della Cappelletti è l'unica candidatura sottoposta al voto dei 10 club della massima divisione.
Sarà dunque avvicendamento tra Cappelletti e Mantovani, che guidava il calcio femminile dal 2019. La presidente uscente non ha raccolto le quattro firme dei club, necessarie per entrare formalmente in lizza per l'incarico federale. Gli stessi 10 club della Serie A femminile dovranno ratificare la nomina della Cappelletti raggiungendo almeno i due terzi dei votanti.
Rispetto al passato le divisioni federali si sdoppiano: quella di Serie A rappresenterà i club professionistici. A questa si aggiunge, quindi, la divisione di Serie B per le non professioniste. Alla Divisione Serie A femminile è affidata l'organizzazione del massimo campionato, della Coppa Italia, della Supercoppa e del Campionato Primavera 1. Candidati per il direttivo della Divisione Serie A sono Stefano Braghin, Carlo Maria Stigliano e Alessandro Terzi, già consiglieri della divisione calcio femminile, oltre a Francesco Tripodi ed Elena Turra. Venerdì è invece in programma l'Assemblea elettiva della Serie B femminile, che si occuperà dell'organizzazione della Serie B e del campionato Primavera 2 e sarà formata da un presidente e da un direttivo di cui faranno parte tre consiglieri in rappresentanza delle società e quattro consiglieri eletti dal Consiglio Federale.
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