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Ancelotti: da Bersellini a Capello, viva gli 'italians'

Ancelotti: da Bersellini a Capello, viva gli 'italians'

Quante nazionali affidate agli allenatori che vengono dalla A

ROMA, 05 luglio 2023, 18:01

Redazione ANSA

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Fabio Capello - RIPRODUZIONE RISERVATA

Fabio Capello - RIPRODUZIONE RISERVATA
Fabio Capello - RIPRODUZIONE RISERVATA

In principio fu Alfredo FONI, terzino campione del mondo nel '38 e oro olimpico nel '36, che da emigrante del pallone convinse gli svizzeri ad allenare la loro nazionale - prima volta di uno straniero, negli anni di 'Pane e Cioccolata' - tra 1964 e 1967. Ma gli 'italians', i tecnici che vengono dalla serie A (e qualche volta anche dalle serie minori) hanno conquistato il mondo del calcio, e le rispettive nazionali. Carlo ANCELOTTI, primo italiano alla guida del Brasile, la nazionale più iconica del pianeta, entra con un posto d'onore nella lunga lista degli allenatori emigrati all'estero come ct: dal Giappone al Paraguay, dalla Libia all'Albania, dall'Azerbaijan alla Cina, non c'e' angolo del mondo che non sia stato allenato da nomi italiani.
    Negli annali, si scopre anche che Renato CESARINI, l'attaccante che diede nome a una zona di fine gara per i gol in extremis, tra '67 e '68 alleno' l'Argentina, e pochi ricordano l'esperienza di Eugenio BERSELLINI in Libia nel '99, quando il paese di Gheddafi era definito 'stato canaglia'. Ma non c'e' dubbio che, prima di Ancelotti, il ct emigrante più famoso era Fabio CAPELLO: primo ct italiano (secondo straniero, dopo Eriksson) a sedere sulla panchina dei maestri del calcio, l'Inghilterra, tra 2008 e 2015, lui che nel '73 aveva segnato il gol della storica vittoria azzurra a Wembley. Negli stessi anni, anche l'Irlanda parlava italiano, con Giovanni TRAPATTONI, 'derubato' della partecipazione al Mondiale da un mani di Henry nello spareggio. Al Mondiale del 2002 era invece andato Cesare MALDINI, che col Paraguay arrivo' ai quarti eliminato poi dalla Germania finalista. Fortunata l'avventura di Alberto ZACCHERONI come ct del Giappone: la vittoria della Coppa d'Asia nel 2011 gli porta in premio di esser ricevuto dall'imperatore, Akihito.
    Dura invece solo quattro partite l'esperienza di Claudio RANIERI sulla panchina della Grecia, nel 2016. Negli stessi anni, Marcello LIPPI ct campione del mondo prova l'avventura alla guida della nazionale cinese, con alterne fortune fino al 2019.
    Se poi si prende un mappamondo e lo si fa ruotare fino a fermarlo con un dito, molto probabile che si trovi un altro ct italiano: Francesco MORIERO ct in carica di Maldive, Stefano CUSIN del Sudan del Sud, Gianni DE BIASI in Azerbaijan dopo essere stato tra 2011 e 2017 alla guida dell'Albania (allenata in precedenza anche da REJA e PANUCCI), Marco ROSSI in Ungheria, Francesco CALZONA in Slovacchia.
   

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