"Se c'è una cosa che funziona e cresce in Italia è lo sport", dicono al Comitato olimpico azzurro. A un anno dai Giochi di Parigi gli indicatori autorizzano - garantisce il capo missione Italia alle Olimpiadi, il segretario generale del Coni Carlo Mornati - grandi aspettative sulla squadra azzurra, che si prospetta in formato extra large. Ed è pronta a superare il già ricco bottino di 40 podi con 10 pesantissimi ori di Tokyo: "Il nostro medagliere in Francia potrebbe toccare quota 44, il trend degli ultimi dieci anni è in continuo miglioramento - spiega Mornati - gli indicatori sono tutti positivi. Insomma se schiaccio il bottone del database mi escono 44 medaglie, che non è certo male". In mancanza della sfera di cristallo, sembra poco più che un gioco: invece statisticamente è provato che certe proiezioni hanno una importante dose di attendibilità.
A confortare sono come sempre gli eventi internazionali, tra giovanili e senior, in cui l'Italia continua a ottenere successi. "Ci siamo sempre migliorati sia a livello qualitativo che quantitativo - aggiunge Mornati - e diffusi su più discipline: perché è questo il nostro modello a differenza di altri Paesi che sono settoriali, penso agli inglesi. Noi vogliamo avere atleti in più discipline possibili e presentarci con tante frecce nella faretra. Infatti sui 32 sport in programma noi gareggiamo in 28, e in 41 su 48 discipline. Una politica che ha pagato a Tokyo e anche in scala ridotta ai giochi invernali di Pechino".
Con le qualificazioni aperte fino a ridosso dei Giochi ci sono ancora chances per tantissimi in corsa: e per questo la spedizione prevista sarà numerosa, con 350-400 atleti per una delegazione totale tra tecnici e staff di 600 persone. E Marcell Jacobs ci sarà? Sul campione olimpico che due anni fa sorprese il mondo vincendo la regina delle gare, i 100 metri, tanti i dubbi a causa degli infortuni che stanno frenando la stagione.
"Marcell si allena a Roma, lo monitoriamo - aggiunge il capo missione - è stata una stagione sfortunatissima con infortuni importanti e il ragazzo è un po' demoralizzato. Ma vuole riprendersi. Conoscendo la sua storia saprà risollevarsi e puntare ai Giochi". Intanto si rincorrono voci sulla possibilità che si riaffacci sulla platea a cinque cerchi Alex Schwazer, la cui squalifica termina il 7 luglio del prossimo anno. "Non so se ha questo come obiettivo - dice Mornati - non so nemmeno se si stia allenando. Certo è che noi siamo pronti ad accogliere tutti gli atleti che abbiano titolo".
Parigi comunque si prepara "a fare un'ottima Olimpiade - dice Mornati che di recente ha partecipato proprio nella capitale francese alla riunione con gli altri capo missione -. Le venues sono iconiche se si pensa allo Stade de France o Versailles.
Naturalmente è una grande metropoli europea, ha una rete di mezzi pubblici efficienti e dal 26 luglio all'11 agosto non penso ci saranno criticità". Per conoscere invece chi porterà la bandiera dell'Italia alla cerimonia inaugurale bisognerà attendere: "E' presto i qualificato sono poco più di venti, molti ranking si chiudono a ridosso delle Olimpiadi e quindi il portabandierà sarà scelto in prossimità del via". Nella rosa ci sono quelli "che nell'edizione precedente hanno fatto grandi cose come è sempre stato". Intanto si lavora per portare a casa carte olimpiche e medaglie nelle tante rassegne in programma con una certezza.
"Gli indicatori del Paese arrancano, lo sport olimpico è uno dei pochi settori in crescita esponenziale - conclude Mornati - Un sistema artigianale ma molto professionale che produce quanto è sotto gli occhi di tutti. Un grande lavoro di squadra tra Coni e federazioni".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA