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Mancato saluto a Smirnova, esclusa Kharlan

Mancato saluto a Smirnova, esclusa Kharlan

L'atleta ucraina è fuori dal tabellone nonostante la vittoria sull'avversaria russa

MILANO, 27 luglio 2023, 21:19

Redazione ANSA

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La russa Smirnova in pedana per protesta dopo il mancato saluto da parte dell 'ucraina Kharlan © ANSA/AFP

La russa Smirnova in pedana per protesta dopo il mancato saluto da parte dell 'ucraina Kharlan © ANSA/AFP
La russa Smirnova in pedana per protesta dopo il mancato saluto da parte dell 'ucraina Kharlan © ANSA/AFP

Il mancato saluto da parte della ucraina Olga Kharlan nei confronti della russa Anna Smirnova, al termine dell'incontro di sciabola ai Mondiali di scherma a Milano, ha portato alla esclusione dal torneo per l'atleta ucraina.

Nonostante la vittoria per 15-7, infatti, Kharlan compare come 'esclusa' nel tabellone ufficiale, con conseguente passaggio del turno per la bulgara Yoana Ilieva.

L'esclusione di Kharlan dalla gara individuale di sciabola dovrebbe portare anche all'esclusione dell'intera squadra dell'Ucraina dalla competizione a squadre ai Mondiali di scherma, come previsto da regolamento. Si attende ora l'ufficialità da parte della Federazione internazionale, con il via al torneo a squadre femminile previsto per sabato.

Kharlan: 'E' una squalifica crudele'

"Penso che abbiate visto tutto, l'unica cosa che non ho voluto fare era stringerle mano, ero convinta di avere questa possibilità. Le ho proposto di fare il saluto con la lama ma lei non voleva, e l'arbitro insieme a qualcuno della direzione torneo, mi hanno detto di andare via. È molto crudele per tutti, anche per l'arbitro che era turbato. Il sistema, questa federazione, sta uccidendo tutti, anche gli arbitri". Così Olga Kharlan ha commentato la sua esclusione dal torneo di sciabola ai Mondiali di scherma a Milano per non aver stretto la mano, al termine dell'incontro, alla russa Anna Smirnova. "Mi ero già scaldata per il match successivo ed ero al controllo armi in camera di chiamata quando qualcuno è venuto da me e mi ha detto che volevano parlare. C'era il direttore del torneo e un arbitro, e mi hanno detto 'ti daranno un cartellino nero"', ha proseguito Kharlan raccontato quanto avvenuto. "Non era una scelta dell'arbitro, non credo, non è accaduto durante l'assalto, l'arbitro era molto turbato. È molto crudele anche verso di lui, è molto crudele per tutti - ha aggiunto la sciavolatrice ucraina - L'arbitro lo conosco, è italiano, non è un amico ma lo rispetto come arbitro, non mi ha dato un cartellino nero sulla pedana, mi ha detto tutto ok, e io mi sono detta vado alla prossima, ha pianto quando mi ha dato il cartellino nero. La nostra federazione sta protestando perché hanno cambiato la decisione dell'arbitro - ha spiegato -. In tutti questi mesi non abbiamo avuto notizie se potessimo competere o no, e questa competizione vale per le Olimpiadi. Fino a ieri non avevamo informazioni se potessimo o meno gareggiare, ero felice ma ho sentito molta pressione, ho dormito 3 ore, stavo cercando di capire le mie emozioni e mi sono detta 'devo stare calma per vincere il primo assalto e poi tutto andrà bene'", ha concluso.

Federazione ucraina: 'Reintegrate Kharlan'

La Federazione di scherma ucraina ha chiesto il reintegro di Olga Kharlan ai Campionati del Mondo dopo che l'atleta è stata squalificata per essersi rifiutata di stringere la mano all'avversaria russa, battuta nell'incontro. "Abbiamo già presentato la nostra protesta all'Ufficio di presidenza della Federazione internazionale di scherma", ha detto ai giornalisti il presidente della Federazione di scherma ucraina, Mykhaylo Ilyashev. "Stiamo aspettando l'esame immediato in modo che questa squalifica venga annullata e Olga possa prendere parte alle competizioni a squadre".

Federscherma: 'Kharlan? Spiace ma reclamo fondato 


"L'episodio Kharlan-Smirnova? C'è rammarico, stamani avevo sperato che ci fosse un momento di incontro sportivo. Purtroppo c'è stata questa situazione alla fine del match in cui l'atleta russa ha porto la mano mentre la Kharlan ha porto la sciabola. Questa cosa succede normalmente, di fronte al reclamo della Russia ha invocato il rispetto del regolamento e il regolamento dice chiaramente che alla fine del match gli atleti devono darsi la mano e salutarsi con l'arma. Il rifiuto di compiere uno di questi due gesti comporta la penalizzazione. Di fronte al reclamo russo la direzione del torneo non ha potuto far altro che constatare la fondatezza dello stesso e prendere il provvedimento conseguente". Così il presidente della Federscherma e membro del comitato esecutivo della federazione internazionale, Paolo Azzi, ha commentato l'esclusione dai Mondiali dell'ucraina Kharlan per il mancato saluto alla russa Smirnova. "Non sono cose che rallegrano, questa è la situazione. Non ho ufficialità di un nuovo ricorso dell'Ucraina. La squadra non è toccata da questa esclusione, il problema è la presenza dell'atleta, in effetti scatta una squalifica di due mesi in automatico. Qualcuno la aveva informato in modo non corretto che il tocco delle sciabole in stile Covid sarebbe stato accettato, non è stato così - ha aggiunto -. Situazione molto spiacevole, avevo sperato così come l'altro giorno di fronte a un match tra due atleti forti di poterli vedere in pedana, è un momento sportivo pur rispettando tutta la sofferenza dell'Ucraina. Avevo sperato fosse un momento di incontro sportivo, anche per mandare un segnale da parte del mondo dello sport". "Leggerezza a monte? Non lo so: se fosse, certamente non sarebbe stato un buon servizio. Vorrei sperare che per le Olimpiadi 2024 sia cambiato qualcosa, non per lo sport ma per la guerra. Il problema si pone, la regola del Cio è stata adottata, la Fie l'ha adottata in maniera seria, non è stata una cosa fatta tanto per fare", ha concluso Azzi

Cio, le federazioni mostrino sensibilità verso atleti Ucraina 

Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha esortato le federazioni sportive a mostrare sensibilità nella gestione deli confronti tra atleti ucraini e russi che gareggiano come neutrali, dopo la squalifica di giovedì dell'ucraina Olha Kharlan ai Mondiali di scherma a Milano. La quattro volte campionessa del mondo di sciabola Kharlan è stata squalificata con una decisione definita "assolutamente vergognosa" dalla presidenza ucraina per non aver stretto la mano alla sua avversaria russa Anna Smirnova, contro cui aveva vinto e che era scesa in pedana a Milano come "atleta neutrale". Kharlan, 32 anni, aveva ricevuto il via libera per competere in mattinata, dopo che il Ministero dello sport ucraino aveva cambiato la propria precedente politica di impedire ai suoi atleti di affrontare russi o bielorussi che gareggiavano come neutrali. Il cambio di rotta del ministero ha ridotto le possibilità di un boicottaggio dell'Ucraina all'Olimpiade di Parigi. "Questa decisione consentirà agli atleti ucraini di partecipare a competizioni internazionali e permetterà loro di qualificarsi per i Giochi di Parigi 2024 - il commento di un portavoce del Cio -. Siamo lieti che venga data loro questa opportunità, e allo stesso tempo siamo consapevoli dei difficili conflitti interni che potrebbero avere, data l'aggressione contro il loro paese". "Pertanto, incoraggiamo le federazioni internazionali a gestire situazioni - ha aggiunto - che coinvolgono ucraini e individui atleti neutrali con il necessario grado di sensibilità. Continuiamo a essere pienamente solidali con gli atleti ucraini e la comunità olimpica dell'Ucraina". Dal proprio territorio e da quello della Bielorussia, la Russia ha invaso l'Ucraina il 24 febbraio 2022, quattro giorni dopo la cerimonia di chiusura dei Giochi invernali di Pechino 2022, violando la tregua e la carta olimpica

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