I"Da Bagnaia a Sinner e compagni escono successi importanti. E' importante come nei vari ambiti l'Italia esprima eccellenze". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al Quirinale in occasione del Premio Leonardo.
l Presidente della Repubblica ha manifestato il desiderio di incontrare gli atleti che hanno vinto la Coppa Davis per esprimere loro le congratulazioni dell'intero Paese e - si è appreso - li attende al Quirinale in qualunque giorno da loro scelto a partire da oggi.
"Il 21 dicembre purtroppo non potremmo andare al Quirinale,: ci dispiace da morire per il presidente Mattarella con cui abbiamo una promessa in sospeso". Al telefono con l'ANSA il presidente della federtennis Angelo Binaghi chiarisce che l'appuntamento annunciato dal Colle con un tweet per celebrare la vittoria della Coppa Davis dagli azzurri giocoforza dovrà essere riprogrammato. "I ragazzi hanno già in calendario da tempo le vacanze in vista poi della partenza per l'Australia, dove comincia la stagione agonistica" spiega Binaghi.
"Ci dispiace per il presidente Mattarella, perché abbiamo avuto il governo vicino, con il ministro dello sport e col messaggio che mi ha mandato la premier: lo faremo quando ci sarà possibile - spiega Binaghi - perché abbiamo una promessa in sospeso con il capo dello Stato. Quando fui invitato con Matteo Berrettini fresco finalista di Wimbledon insieme alla nazionale di calcio vincitrice agli Europei gli dissi per noi è una data storica ma non finisce qui. Presto verremo da lei vincitori e non finalisti".
"Non possiamo esserci il 21 dicembre - aggiunge ancora Binaghi - perché la stagione del tennis è fatta così, i ragazzi hanno già programma le vacanze, in vista della partenza per l'Australia. E noi non dobbiamo cambiare di una virgola, essere sempre gli stessi, non perderci in passerelle, anche se quella al Quirinale ovviamente non lo è. Dico che non dobbiamo cambiare le nostre abitudini che sono l'applicazione, il lavoro, il metodo".
"Avevo detto che l'obiettivo attuale non era la Davis, ma uno di medio e lungo termine, ambizioso, vedere nei prossimi anni l'Italia ai vertici del tennis: lo confermo, oggi è solo l'inizio di una lunga festa". Il n.1 della Fitp celebra il trionfo di Malaga con un bilancio che ha valore di programma "Il tennis - spiega - sta facendo grandi risultati grazie all'intervento della politica nello sport, con soggetti come Sport e Salute. I nostri successi non sono frutto del sistema Coni, ma delle politiche del governo. Eravamo poveri brutti e sporchi, ora siamo ricchi, belli e un esempio".
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