Messa da parte la paura per Evan Ndicka, la Roma è tornata ad allenarsi oggi a Trigoria.
Appuntamento di mattino presto al Fulvio Bernardini per preparare il ritorno con il Milan di giovedì. In palio la semifinale d'Europa League dopo l'1-0 dell'andata firmato da Mancini che al momento promuove i giallorossi. Per questo lunedì De Rossi ha concesso un giorno di riposo alla squadra, serve la massima attenzione per passare il turno e quanto successo domenica sera a Udine aveva scosso non poco gli animi dei calciatori.
Con il passare delle ore, rientrata l'emergenza Ndicka, giocatori, staff e dirigenti si sono tranquillizzati, tornando così a lavorare a Trigoria tra sorrisi e concentrazione. Si è rivisto per un lavoro parzialmente in gruppo anche Sardar Azmoun e se le buone sensazioni di oggi dovessero essere confermate anche nella rifinitura allora l'iraniano sarebbe convocato, regalando a De Rossi maggior scelta in attacco. Le scelte limitate, infatti, sono tutte rilegate alla difesa dove Huijsen è fuori dalla lista Uefa, Ndicka è indisponibile e restano Mancini, Smalling e Llorente, con i primi due indicati a formare la coppia di centrali che dovrà bloccare gli attacchi milanisti.
Un'altra assenza pesante sarà quella di Cristante in mezzo al campo. Il 4 giallorosso sarà squalificato e al suo posto giocherà Bove insieme a Paredes e Pellegrini. Recuperato il capitano che a Udine era partito dalla panchina per gestire un affaticamento muscolare. Giovedì sarà regolarmente in campo dall'inizio così come il tridente schierato a San Siro sette giorni fa e composto da Dybala, Lukaku ed El Shaarawy. La speranza di De Rossi, nonostante la gara di Udine vada conclusa, è che il gol dell'1-1 di Big Rom possa rappresentare una svolta nel finale di stagione del centravanti giallorosso. Il pari di domenica, infatti, è il quinto gol del belga in questo 2024 per un rendimento calato drasticamente rispetto alla prima parte di stagione. Si salva giusto il ruolino di marcia in Europa League, dove Lukaku in questa stagione ha segnato 7 gol totali, di cui due nell'anno solare in corso, sfruttando le quattro partite giocate (due con il Feyenoord, una con il Brighton e l'altra con il Milan).
Ai suoi gol e alla qualità di Dybala si appoggerà il tecnico romanista che anche contro l'Udinese ha avuto l'ennesima riprova di come esista una Roma con e senza la Joya. Ma all'Olimpico l'argentino ci sarà e l'obiettivo sarà quello di trascinare la squadra in semifinale e poi lì dove lo scorso anno non è arrivata per un soffio, fermandosi ai rigori in finale contro il Siviglia.
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