A 32 anni di distanza dal trionfo nella Louis Vuitton Cup, il trofeo messo in palio fra gli sfidanti dell'America's Cup di vela, i velisti del Moro di Venezia continua a ricevere elogi e riconoscimenti. L'ultimo è del Coni che, nel Centro di preparazione olimpica dell'Acquacetosa a Roma, ha insignito l'equipaggio della Medaglia d’Oro al valore atletico. La cerimonia è avvenuta alla presenza del ministro dello Sport e i giovani, Andrea Abodi. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha fatto gli onori di casa, con al fianco il presidente della Federvela Francesco Ettorre e l'olimpionica Alessandra Sensini.
Malagò ha poi invitato sul palco tutti i componenti dell’equipaggio del Moro di Venezia, ai quali Carlo Mornati, segretario generale del Coni, ha consegnato le medaglie. Malagò ha ringraziato Ivan Gardini, figlio di Raul, patron del Moro, ringraziandolo per la sua presenza e ha fatto personalmente i complimenti a tutti i velisti del Moro. Il team italiano vinse la Vuitton Cup a San Diego, nel mare della California, il 30 aprile 1992, uscendo a braccia alzate dalle regate contro New Zealand (5-3 il risultato finale). In quel momento divenne il challenger ufficiale alla 28/a America’s Cup.
Il Moro di Venezia è stata la prima imbarcazione di un Paese non anglofono a poter sfidare il detentore del trofeo velico più antico e prestigioso. Voluto da Raul Gardini pre lanciare la sfida, Il Moro di Venezia, portacolori della Compagnia della Vela, grazie al proprio successo sportivo, ha incrementato in maniera esponenziale l'interesse e l'entusiasmo per lo sport della vela in Italia, contribuendo a ispirare una nuova generazione di velisti e appassionati. Ancora oggi, a oltre tre decenni dalla sua epopea, Il Moro di Venezia continua a essere celebrato come un'icona del movimento velico. "Insieme ai miei due successi olimpici - ha detto Davide Tizzano, doppio oro nel canottaggio e grinder a bordo del Moro - la partecipazione alla sfida del Moro rappresenta una delle più belle pagine dei miei ricordi umani e sportivi. Ho avuto l’onore di conoscere un grande uomo e armatore, Raul Gardini, e avuto il privilegio di aver regatato con un gruppo di atleti di altissimo livello. Questo per me è il valore più importante. Il Moro di Venezia ha rappresentato l’innovazione".
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