Cresce la febbre per la finale di Coppa Italia tra la Juventus e l'Atalanta che, dopo tre anni si ritrovano nuovamente a contendersi il trofeo nella capitale. Le squadre sono arrivate a Roma nel pomeriggio con la città che si prepara ad ospitate l'evento. La Juventus, chiamata a riscattare una stagione fin qui deludente, è stata accolta da decine di tifosi all'aeroporto di Fiumicino.
Dopo poco è arrivato anche l'undici bergamasco che, alla prima delle due finali che l'attendono, sogna invece una storica doppietta e la rivincita per la sconfitta del 2021 proprio con i bianconeri. Le squadre hanno raggiunto il Quirinale dove sono state ricevute dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il capo dello Stato, che ha anche ricordato i 75 anni dalla strage di Superga, ha voluto "fare gli auguri anche agli arbitri, che sono spesso un parafulmine, per assonanza del loro compito con il mio. E quindi sento una certa solidarietà".
Poi il richiamo alla "responsabilità importante del calcio nella vita del nostro Paese". "Siete un riferimento soprattutto per i giovani. Quindi apprezzo molto l'idea di iniziative che facciano crescere il senso del reciproco rispetto e della tolleranza", ha sottolineato con un richiamo alle tifoserie per il rispetto della convivenza civile. Presenti al Colle il ministro per lo Sporte i giovani, Andrea Abodi, i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, della Figc, Gabriele Gravina, e della Lega A, Lorenzo Casini, oltre al ct dell'Italia, Luciano Spalletti.
L'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, è apparso sinceramente emozionato: "Questa per noi è la terza finale negli ultimi cinque anni, un risultato straordinario per un club di provincia come il nostro. Ma anche per Bergamo e i tifosi. E' un motivo d'orgoglio per noi, tanto quanto i risultati ottenuti negli ultimi anni che devono essere il manifesto che la meritocrazia possa, anzi debba, essere un principio da tutelare e proteggere sempre". "E' un onore per me e la Juve essere presente in questa sala dinanzi a lei, un luogo che rappresenta insieme alla sua figura il cuore della nostra Repubblica", ha detto l'allenatore bianconero Max Allegri. La capitale - dove il trofeo è arrivato in giornata con un treno che aveva a bordo tanti campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano - è pronta per la gara. Saranno circa 200 i vigili urbani impegnati per l'ordine pubblico e per l'accesso allo stadio Olimpico, tirato a lucido per la Coppa Italia.
Allegri: 'Costituzione riconosce il valore educativo dello sport'
"E' un onore per me e la Juventus essere presente in questa sala dinanzi a Lei, un luogo che rappresenta insieme alla sua figura il cuore della nostra Repubblica. La Repubblica riconosce il valore educativo e sociale dei promozione del benessere psicofisico mediante l'attività sportiva in tutte le sue forme: così l'articolo 33 della Costituzione italiana che dal settembre dello scorso anno riconosce la centralità dello sport e dei suoi valori nella nostra quotidianità". Lo ha detto l'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, in un breve discorso davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla vigilia della finale di Coppa Italia. "A nome di tali valori, a cui sono estremamente legato e che considero l'essenza del mestiere che svolgiamo - ha proseguito l'allenatore bianconero -, siamo qui alla vigilia della finale di Coppa Italia. Con l'orgoglio e l'onore di giocare e conquistare un trofeo che omaggia il nostro splendido Paese. Una coppa che è anche ricca di significato, di rimandi storici, una finale che come la Juventus ci apprestiamo a disputare per la 22/a volta consolidando il nostro record".
Gasperini: 'Dalla nostra squadra un manifesto della meritocrazia'
"Questa per noi è la terza finale negli ultimi cinque anni, un risultato straordinario per un club di provincia come il nostro. Ma anche per Bergamo e i tifosi bergamaschi. E' un motivo d'orgoglio per noi, tanto quanto i risultati ottenuti negli ultimi anni che devono essere il manifesto che la meritocrazia possa, anzi debba, essere un principio da tutelare e proteggere sempre". Lo ha detto l'allenatore dell'Atalanta, Gian Piero Gasperini, in un breve discorso al Quirinale dove la sua squadra e la Juventus sono state ricevute dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in vista della finale di Coppa Italia. "La nostra speranza è che la finale di domani, cui seguirà quella di Europa League a Dublino, sia diversa dalle precedenti due - ha affermato ancora l'allenatore dei lombardi -. La certezza invece è che sarà una grande partita, in cui sia noi che la Juventus cercheremo di onorare il buon nome del calcio italiano".
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