Scatta l'operazione Atene. La Fiorentina è partita per la capitale dove mercoledì si giocherà la Conference League con l'Olympiacos.
Per Vincenzo Italiano e la sua squadra è la seconda finale consecutiva dopo quella persa un anno fa a Praga col West Ham: scontata quindi la voglia di riscattare quella delusione e portare a casa un trofeo internazionale dopo 60 anni.
'Fin qui è stato un viaggio fantastico, come lo era stato l'anno scorso. Ripetersi non è mai facile, conquistare il trofeo sarebbe una soddisfazione incredibile", dichiara Italiano ai canali ufficiali della Uefa.
"Se lo meritano questa piazza che non vince da tanto tempo e questo gruppo straordinario di giocatori che ho la fortuna di guidare - sostiene ancora Italiano -. Per l'Olympiacos sarà come una partita in casa anche se non il suo stadio, quindi per noi sarà ancora più difficile. Comunque, il nostro percorso in Conference finora è sempre stato positivo, abbiamo sempre onorato questa competizione, adesso manca solo l'ultimo più importante scalino, manca realizzare il sogno", conclude il tecnico viola.
Dopo la rifinitura di questa mattina al Viola Park il tecnico e i giocatori (fra i convocati anche Riccardo Sottil nonostante sia indisponibile per infortunio) si sono recati all'aeroporto di Peretola, con loro anche il direttore sportivo Pradè e il direttore tecnico Burdisso, mentre il presidente Rocco Commisso è atteso non prima di domani dagli Stati Uniti. Numerosi anche i tifosi che si stanno mettendo in viaggio, in tutti saranno oltre 9000 nel settore riservato all'interno dello stadio Agia Sophia, altri 30.000 si ritroveranno al Franchi per assistere alla partitissima davanti ai maxischermi, duemila quelli che si recheranno al Viola Park aperto per l'occasione e molte le persone che si daranno appuntamento anche nei vari ritrovi che si sono organizzati per seguire la finale, sperando in una notte di festa come è stata per l'Atalanta e i suoi sostenitori dopo la conquista dell'Europa League.
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