L'Italia, ai mondiali di atletica di Roma, si regala un'altra notte per sognare. Merito di Larissa Iapichino e delle staffette 4x400, maschile e femminile, oltre che della 4x100 uomini capace, anche senza Jacobs e Tortu, di strappare il pass per la finale. La prima a garantirsi l'accesso alla serata finale è stata proprio Iapichino che, con il minimo sforzo, ha ottenuto il massimo risultato: un salto, quanto basta per arrivare a 6,71 metri, misura che vale la qualificazione all'ultimo atto.
Buona la prima, quindi, per l'azzurra pronta a dare "un contributo a questa super spedizione italiana" come sottolinea la 21enne fiorentina, argento europeo indoor nella scorsa stagione e ora decisa a puntare al massimo risultato possibile davanti al pubblico italiano.
Lo stesso risultato che sognano le staffette, in particolare con gli uomini, che nella 4x400 hanno conquistato il secondo posto dietro la Gran Bretagna senza spingere troppo mentre la 4x100, pur senza Jacobs e Tortu che torneranno per la finale, ha dimostrato ancora una volta come l'oro di Tokyo non sia stato solo un episodio chiudendo con il secondo tempo in scioltezza alle spalle dell'Olanda con un gran Simonelli in ultima frazione, candidato ora a un posto anche per la finale. "Ho dato il massimo per qualificarci, ce l'abbiamo fatta. Per ora va bene così, adesso punteremo a qualcosa di più grande", ammette il romano, voglioso di scendere in pista anche nell'ultimo atto. Leggermente più in difficoltà la 4x400 femminile, capace comunque di garantirsi l'accesso alla finale.
Niente da fare, invece, per la 4x100 delle azzurre; sfortunate le azzurre che prima perdono Dosso per un affaticamento muscolare a poco dal via, sostituita da Siragusa, e poi devono fare i conti con il problema muscolare di Kaddari che condanna le azzurre all'esclusione. L'unica nota amara di una giornata che, nonostante l'assenza della 4x100 femminile alla serata che chiuderà la manifestazione, può ancora rappresentare le ciliegina su una torta già molto ricca.
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