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F1: Red Bull in frenata, ma la McLaren non ne approfitta

F1: Red Bull in frenata, ma la McLaren non ne approfitta

Cresce la Mercedes, mancano le Rosse. Sainz in Williams dal 2025

ROMA, 29 luglio 2024, 17:29

Redazione ANSA

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La McLaren di Oscar Piastri © ANSA/EPA

La McLaren di Oscar Piastri © ANSA/EPA

Quattordici gare alle spalle, dieci da disputare. La prossima a Zandvoort (Olanda) dopo la pausa agostana. Va in vacanza la Formula 1 e fin qui la stagione si può dividere in due: una prima parte dominata da Max Verstappen, con sette Gp vinti su dieci, fino a Barcellona. Una egemonia che prometteva come unica, logica, conseguenza il quarto titolo consecutivo per l'olandese. Sporadicamente interrotta dalle incursioni dei ferraristi in Australia (Sainz, oggi l'annuncio che dal 2025 il madrileno sarà alla Williams) e Monaco (Leclerc), oltre che della McLaren di Norris a Miami. Poi, all'improvviso, la magia Red Bull si è infranta. E nelle successive quattro gare Super-Max ha smesso di vincere. Bisogna risalire al 2020 per trovare una sua striscia negativa così lunga.
    Lo scettro l'ha raccolto la Mercedes che - oltre le attese dei suoi stessi piloti - ha piazzato una tripletta. "Non ci aspettavamo di competere con le McLaren o le Red Bull a questo punto della stagione, non visto come abbiamo iniziato", ha ammesso Lewis Hamilton dopo la vittoria in Belgio, arrivata grazie alla squalifica del compagno di team George Russell, la cui W15 è risultata sottopeso. "Sarà sicuramente una seconda metà di stagione da urlo" ha aggiunto il sette volte campione del mondo.
    Se Verstappen - alle prese con problemi di bilanciamento della RB20 che sembrano essersi cronicizzati, irrisolti dalle ultime novità aerodinamiche - è tornato da Spa con il vantaggio su Lando Norris addirittura aumentato di due punti, deve ringraziare l'incapacità della McLaren di massimizzare le, ormai numerose, occasioni favorevoli. Nessun'altra vettura, da inizio stagione, è progredita quanto quella color papaya motorizzata Mercedes, al momento la migliore in pista. Una crescita così veloce che la scuderia di Woking, diretta dal team principal italiano Andrea Stella, pare non aver saputo tenere il passo, commettendo più volte errori di valutazione. Come in Belgio, dove non ha intuito i vantaggi della strategia ad una sosta.
    In Olanda, alla ripartenza, promettono di essere in sei a competere per la vittoria, inscenando un finale di stagione "da urlo", per citare Hamilton. Potrebbero essere otto, se non fosse che la Ferrari è rimasta, tra le protagoniste attese, un'incompiuta. Scavalcata dalla McLaren nella classifica costruttori, la SF-24 ha visto i suoi limiti coperti da due ottimi piloti. La Rossa è cresciuta da febbraio ad oggi, ma non quanto la concorrenza targata McLaren-Mercedes e non abbastanza per infastidire la Red Bull. Non è un caso che le due vittorie siano arrivate su circuiti cittadini come l'Albert Park e nel Principato. L'acuto casalingo di Leclerc era parso una rampa di lancio. Invece da lì in poi sono arrivati solo due terzi posti: Sainz in Austria e Leclerc ieri, per altro favorito dalla disgrazie altrui.
   

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