/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Il City sorride, vince il primo round contro la Premier

Il City sorride, vince il primo round contro la Premier

Ok sentenza accordi sponsor, resta il processo sul fair play finanziario

LONDRA, 08 ottobre 2024, 15:36

Redazione ANSA

ANSACheck
Pep Guardiola © ANSA/EPA

Pep Guardiola © ANSA/EPA

Il Manchester City ha vinto il primo round del braccio di ferro legale contro la Premier League: la sentenza di un tribunale indipendente, che ha definito "scorrette" le norme sugli sponsor per i club inglesi, rappresenta una significativa vittoria dei Citizens, anche in vista del processo che li vede imputati per 115 infrazioni del Fair Play Finanziario.

Per il momento è troppo presto per trarre conclusioni definitive, ma è certo che si tratta di un verdetto, già considerato "storico" dai media d'Oltremanica, che potrebbe dischiudere scenari imprevedibili e soprattutto favorevoli al City.

La vicenda si riferisce all'iniziativa intrapresa dalla Premier, che aveva bloccato due accordi di sponsorizzazione del club, con Etihad e First Abu Dhabi Bank, ritenuti "scorretti" dalla lega inglese in quanto si tratta di due società direttamente legate al padrone del Manchester City, ossia lo sceicco emiratino Mansour.

La tesi dell'accusa - basata su norme sugli sponsor per i club inglesi, introdotte in seguito all'acquisizione del Newcastle da parte del fondo di Stato saudita Pif nel dicembre 2021 Associated Party Transactions (APTs) - era che si trattasse di sponsorizzazioni di facciata per gonfiare ad arte i fatturati.

Ora, però, la decisione di un comitato indipendente, a cui si era appellato il club, ha ribaltato il giudizio: secondo la corte, quelle della Premier sono normative illegali perché discriminatorie nei confronti del City. Una sentenza che di fatto dà il via libera ai contratti.

E introduce implicitamente un nuovo elemento giuridico sugli accordi commerciali tra la società e parti correlate. Uno dei temi centrali del maxi-processo sportivo appena cominciato a carico del City, la cui sentenza è attesa ad inizio del prossimo anno. Anche in questo procedimento giudiziario vengono, tra le varie accuse mosse al club, messe in evidenza contratti di sponsorizzazioni sospetti.

Il City viene infatti accusato dalla Premier di aver aggirato per anni le norme del fair play finanziario, anche attraverso sponsorizzazioni opache. Un'accusa già mossa in passato dalla stessa Uefa, che aveva vinto un primo grado di giudizio, salvo poi veder ribaltato il verdetto favorevole dal Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna.

In caso di condanna, il City rischia tantissimo, al di là di una salatissima multa: si parla di penalizzazioni di punti in classifica fino alla retrocessione d'ufficio. Tuttavia, l'ultimo verdetto potrebbe innescare un vero terremoto in Inghilterra, costringendo la Premier a cambiare le regole in corsa, offrendo così al City una inattesa via di salvezza.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza