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Accuse di razzismo sulle orientali, Badosa si scusa e salta Wuhan

Accuse di razzismo sulle orientali, Badosa si scusa e salta Wuhan

Postò foto con occhi a mandorla. Giorni fa il caso Curto nel calcio

ROMA, 09 ottobre 2024, 18:44

Redazione ANSA

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Paula Badosa © ANSA/EPA

Paula Badosa © ANSA/EPA

La foto su Instagram di un gesto 'implicitamente' razzista compiuto al ristorante è costato la partecipazione al torneo cinese di Wuhan alla tennista spagnola Paula Badosa, costretta a scusarsi dopo le polemiche sollevate dall'immagine, poi cancellata, in cui sembrava imitare un volto asiatico mettendosi le bacchette agli angoli degli occhi.

Un nuovo caso di 'discriminazione' contro gli orientali nel mondo dello sport, come quello che due giorni fa ha portato alla squalifica di dieci giornate inflitta dalla Fifa al calciatore italiano Marco Curto per "comportamento discriminatorio" nei confronti dell'attaccante sudcoreano dei Wolverhampton Hwang Hee-chan durante un'amichevole estiva.

 

"Mi dispiace davvero, non sapevo che fosse un gesto offensivo. È stato un mio errore" - ha scritto Badosa per scusarsi, mostrando se non altro poca attenzione per un tema delicato e noto -. Mi assumo la piena responsabilità. Questi errori mi faranno imparare per la prossima volta".

L'ex n.3 al mondo, ufficialmente ritiratasi dal torneo per motivi di salute, non è riuscita a frenare il putiferio sollevato con un comportamento ritenuto molto offensivo in Cina e altri Paesi asiatici e che la accomuna ad altri personaggi dello sport, e non solo, già caduti nello stesso errore.

Il gesto degli occhi a mandorla non è più ritenuto ammissibile e ormai tutti dovrebbero saperlo, anche se magari lo fanno senza alcun intento razzista, come capitò anni fa all'ex calciatore del Napoli Ezquiel Lavezzi in una foto alla sua presentazione per la squadra dell'Hebei China Fortune, o a due ciclisti olandesi arrivati in Cina per partecipare al Tour del Guangxi e subito rimandati indietro per un video che ritenevano spiritoso.

Altre volte dietro al gesto c'è però un intento meno innocente, come nel caso della pallavolista serba Sanja Djurdjevic, squalificata dalla federazione internazionale per aver mostrato gli occhi a mandorla ad un'avversaria thailandese, o al tennista brasiliano Clezar, che offese così un giudice arbitro giapponese, o al campione di baseball cubano Gurriel, che prese in giro in campo il giapponese Darvish.

In Italia, la Juventus si è dovuta scusare dopo le polemiche nate per una foto sul profilo della squadra femminile che ritraeva la calciatrice Cecilia Salvai con un cono di allenamento in testa, il cosiddetto 'cinesino', e mimando gli occhi a mandorla. 
   

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