Jorge Martin e Pecco Bagnaia, protagonisti della volata finale per il titolo 2024 della MotoGP, a Phillip Island non hanno mai vinto. Ma per entrambi un successo nel fine settimana sarebbe importante più per la classifica che per piantare un'altra bandierina nel risiko del mondiale.
In conferenza stampa una domanda del rookie Pedro Acosta ha messo pepe sul confronto: "Ducati potrebbe influenzare la lotta mondiale?", magari con ordini di squadra. "Non ci penso, sono concentrato a fare il massimo in pista" ha risposto diplomaticamente Martin. "Se Ducati mi volesse aiutare, staremmo usando il nuovo telaio ma non è così - é stata la replica di Bagnaia - E Dall'Igna (dg di Ducati Corse, ndr) è stato molto chiaro: abbiamo gli stessi pacchetti".
Dieci piccoli punti sono la dote che il madrileno vuole almeno conservare. Proverà a bruciargliela Pecco, che quest'anno insegue, mentre nel 2023 era la lepre e in Australia era atterrato con un vantaggio di +18 e ripartito a +27, dopo il secondo posto in gara dietro Johann Zarco, mentre la Sprint era stata cancellata da una bufera. Il meteo capriccioso dell'isola affacciata sull'oceano promette ancora sorprese. "Quando si arriva qui, mercoledì e giovedì ci sono sempre giornate fantastiche. Poi, nel weekend, ecco pioggia e vento" ha scherzato Bagnaia.
La spettacolare pista resta comunque una delle sue preferite: "Quest'anno è stata tutta riasfaltata, quindi anche quel minimo di buche e la carenza di grip non dovrebbero più essere un problema". Però... "sembra che nel fine settimana le temperature caleranno molto e, soprattutto, che ci possa essere tanto vento tra domani e sabato" ha aggiunto. Per questo sarà importante essere competitivi fin dal primo turno di prova, "anche perché non penso che avremo tante situazioni di asfalto asciutto, mentre domenica é previsto sole. Sarà fondamentale trovare già in FP1 le gomme per il ritmo gara".
Asfalto nuovo e, prevedibilmente bagnato in qualifica, danno da pensare anche a Martin. "Bisogna analizzare bene i dati e capire in fretta come prepararsi alla gara di domenica, visto l'asfalto nuovo e le condizioni meteo incerte" é il piano di battaglia del leader mondiale. "Siamo al rush finale - ha aggiunto -, l'aspetto più importante è arrivare a Valencia ancora in corsa. Ora gli errori sono più pesanti e, in alcuni casi, potrebbero essere disastrosi".
"Se rimarremo così fino a Valencia cambierà poco o niente - il commento di Bagnaia - Però quando sei davanti hai un minimo in più di margine. Marc (Marquez, ndr) ed Enea (Bastianini) sono lontani, però basta poco... Ma soprattutto bisogna puntare a vincere e togliere punti a Jorge. Questa é una pista favorevole per lui. Sarà importante essere da subito veloci e provare a ripetere quel che abbiamo fatto in Giappone", dove la sua Ducati ha centrato la doppietta, "tenendo un passo incredibile". La sfida riparte, ad armi pari. Esperienza e costanza di rendimento decideranno se la stagione incoronerà Bagnaia III o Martin I.
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